Teneva nascosti in casa un kilo di marijuana e 30 grammi di cocaina che, se immessi sul mercato, gli avrebbero fruttato più di 40 mila euro. In realtà, la perquisizione tempestiva dei poliziotti aveva condotto, lo scorso 9 gennaio, al suo arresto. Le manette ai polsi, quel giorno, erano scattate per lui, il 27enne milazzese Tindaro Giardina, nonché per la convivente, la 25enne barcellonese Natalina Calabrese.
Entrambi erano accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo le stime degli inquirenti, con quel quantitativo di droga, avrebbero potuto ricavare circa 52 dosi di cocaina e 3744 di marijuana.
Una volta con le manette ai polsi, alla ragazza erano stati subito concessi i domiciliari, mentre per Giardina il Gip aveva disposto il carcere.
In realtà, dopo qualche mese, anche a lui era stata concessa la pena meno restrittiva dei domiciliari.
Adesso però, accogliendo l’appello proposto dal pm titolare delle indagini Mirko Piloni, il Collegio del Riesame per il Tribunale di Messina ha stabilito il suo ritrasferimento nella Casa Circondariale di Gazzi.
Ieri pomeriggio, sono stati gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona a dar esecuzione all’ordinanza.