MESSINA – Arriva al capolinea la seconda tranche degli accertamenti dei Carabinieri che lo scorso 12 febbraio fecero scattare contemporaneamente tre diverse operazioni con oltre 80 arresti tra Milazzo, Barcellona e le porte tirreniche del messinese. Nel mirino, da una parte due diverse gang di spacciatori, attivi rispettivamente al Capo e sul Longano, poi gli interessi delle cosche nelle scorse elezioni amministrative a Barcellona e in alcuni centri dei dintorni.
Adesso uno dei filoni è giunto al capolinea, gli accertamenti sono terminati e il Pubblico Ministero Francesco Massara ha notificato un avviso di chiusura indagine per 36 persone, tra quelle arrestate quel giorno su ordinanza del giudice per le indagini preliminari Fabio Pagana e quelle per i quali la richiesta di arresto era stata rigettata. Per tutti loro si avvicina ora il vaglio preliminare.
Ecco i nomi: Tommaso Pantè, 42 anni di Milazzo, Gabriele Antonino Abbas (27), Alessandro Abbas (21), Teresa Morici (41) di Palermo, Maria di Biase (41) di Messina, Caterina Papale (27)di Milazzo, Patrick Emanuele (25) e Daniele “Danielino” Mazza (29) entrambi di Messina, Massimo Pirri (32) nato in Russia, Filippo Rosario Natoli (23) di Milazzo, Tindaro “Geppetto” Papale (31) di Santa Lucia del Mela, Salvatore Benenati (47) di Barcellona, Desirè Cambria (23) di Milazzo, Alessio Materazzi (24) di Milazzo, Elena Sottile (23) di Venetico, Luigi Mariutti (52) e Delia Giovanna Mariutti (26) entrambi di Misterbiano, Santo Genovese (32) di Barcellona, Gabriele Naluz “Il nero” (23) di Milazzo, Salvatore “Colposecco” Parasole (36) di Milazzo, Maria Concetta Lenzi (64) di Barcellona, Anna Maria Morgavi (23) di Milazzo, Fabrizio Beneduce (32) di Barcellona, Cristian Celi (35) di Barcellona, Emmanuel Mondello (24) di Milazzo, Sonia Sirugo (50) originaria di Avola ma domiciliata a Milazzo, Giuseppe Cosenza (43) di Catania, Filippo La Macchia (45) di Falcone, Enrico Caristi (28) di Messina, Giuseppe Francesco Calabrese (39) di Barcellona, Davide “Davidone” Emanuele (32) di Milazzo, Emilian Jonut Aproetese (26) di Gualtieri Sicaminò, Salvatore Leo (38) di Rometta, Yassine Lakhlifi (28) di Castroreale, Antonino Grasso (24) di Merì, Othmanr Tuijri (24) di Barcellona.
Sono difesi dagli avvocati Antonio Spiccia, Diego Lanza, Annalisa Munafò, Antonietta Pugliese, Filippo Barbera, Salvatore Silvestro, Pinuccio Calabrò, Gaetano Pino e Tommaso Calderone.
Sono accusati a vario titolo di aver acquistato droga, soprattutto cocaina ma anche marijuana, a Messina nella zona di Mangialupi, poi spacciata dai pusher tra Milazzo e le isole eolie, soprattutto nel 2017. Gli Abbas sono sospettati avere tenuto due fucili a canne mozze con matricola abrasa, calibri 16 e 12.
Un altro filone di inchiesta è ancora aperto, ed è quello che riguarda in particolare i rapporti tra la politica nuova cupola del Longano, risaldata intorno al triumvirato Carmelo Vito Foti, Mariano Foti e Ottavio Imbesi, poi gli interessi nelle estorsioni e nelle case d’appuntamento.
Mentre alcuni dei protagonisti dell’inchiesta con 36 indagati compare anche nell’operazione Furia, che riguarda altri episodi di spaccio e per un periodo di tempo diverso, e che ora al vaglio del giudice per l’udienza preliminare.