cronaca

Droga tra Milazzo e Barcellona, vaglio preliminare per 25 indagati del blitz “Furia”

MESSINA – Ci sono già 25 richieste di rinvio a giudizio per la maxi inchiesta dei Carabinieri sulla mafia a Barcellona, intercettata durante il periodo elettorale, e i due gruppi di pusher che spacciava nel Longano e tra Milazzo e la porta tirrenica di Messina. La Direzione distrettuale Antimafia di Messina ha chiuso le indagini e formalizzato la richiesta di processo proprio per la tranche che riguarda il giro di droga, battezzata operazione Furia. E c’è una data per l’udienza preliminare, che sarà celebrata dal GUP Eugenio Fiorentino il prossimo 17 maggio.

La maxi retata è scattata il 22 febbraio scorso e nell’elenco degli 81 arrestati complessivi ci sono anche i fornitori della zona jonica del messinese, in particolare dell’area di Giardini Naxos. A coordinare l’operazione sono stati il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e i colleghi della Dda Fabrizio Monaco e Francesco Massara.

Ecco gli arrestati del primo gruppo, quello gravitante su Milazzo e nel mondo della droga.

In carcere: Tommaso Pantè, 42 anni di Milazzo, Gabriele Antonino Abbas (27), Alessandro Abbas (21). Ai domiciliari: Teresa Morici (41) di Palermo, Maria di Biase (41) di Messina, Caterina Papale (27)di Milazzo, Patrick Emanuele (25) di Messina, Massimo Pirri (32) nato in Russia, Filippo Rosario Natoli (23) di Milazzo.

Sono accusati a vario titolo di aver acquistato droga, soprattutto cocaina ma anche marijuana, a Messina nella zona di Mangialupi, poi spacciata dai pusher tra Milazzo e le isole eolie, soprattutto nel 2017. Gli abbas sono sospettati avere tenuto due fucili a canne mozze con matricola abrasa, calibri 16 e 12.

In carcere tra Barcellona, Messina e il circondario tirrenico del Messinese invece sono andati Francesco Aiello, Giovanni Alessi, Stellario Bernava, Alfio Campo, Giuseppe Chiofalo, Giovanni Cutroneo, Carmelo Donato, Tindaro Giardina, Antonino Pirri, Piero Salvo, Antonio Zocca, mentre i domiciliari sono scattati per Carmelo Caggeggi, Domenico Floramo, Salvatore Franco, Alessandro Giusti, Antonino Iacono, Carmelo Mazzù, Matias Jesus Piccolo, Salvatore Torre Lo Duca, Haiioubi Mohamed.

Ancora da definire gli altri spunti offerti dalle indagini, in particolare i rapporti tra la politica nuova cupola del Longano, risaldata intorno al triumvirato Carmelo Vito Foti, Mariano Foti e Ottavio Imbesi, poi gli interessi nelle estorsioni e nelle case d’appuntamento.