Se sembrava che la decisione di chiudere Casa Serena fosse ormai definitiva, oggi il commissario Croce è tornato ad esaminare la questione con il ragioniere generale Ferdinando Coglitore ed il responsabile della programmazione bilancio entrate, Giovanni Di Leo, il responsabile dell'area coordinamento sociale, Salvatore De Francesco e Maria Canale, responsabile del dipartimento manutenzioni ordinaria e straordinaria degli stabili comunali. Alla fine la soluzione per scongiurare la chiusura sembra essere stata trovata.
Non convince però i sindacati che restano sul piede di guerra e che pretendono chiarezza. “Ci sembra che nella stessa riunione e per lo stesso problema siano state assunte due decisioni l’una il contrario dell’altra” scrivono i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pippo Calapai. In pratica, secondo i sindacalisti, da un lato si decide di impegnare 700 mila euro per la messa a norma della struttura, dall’altro lato si evidenzia ancora una volta che gli anziani, ‘per garantire loro continua assistenza socio-sanitaria’ saranno trasferiti ‘in strutture inserite nell’Albo regionale’. Inequivocabile il senso di questo passaggio per i tre confederali:”la traduzione è presto fatta, il progetto continua, gli anziani dovranno lasciare Casa Serena, tanto che gli uffici comunali avrebbero già individuato le strutture per trasferire gli ospiti”. A questi dubbi si aggiunge una forte preoccupazione perché i 700mila euro non sono ancora stati trovati dalla Ragioneria di Palazzo Zanca, anche se i sindacati restano perplessi. Secondo loro, infatti, le somme sarebbero già a disposizione, ieri i lavoratori di Casa Serena avevano parlato di un tesoretto di circa 600mila euro che dovrebbe essere nelle casse dell’assessorato ai servizi sociali. Trovando le somme, che forse sono già in cassa, i lavori possono essere eseguiti in tempi brevi e senza pensare al trasferimento degli anziani considerato che la struttura di consente la chiusura delle ali dell’edificio in cui devono essere eseguiti i lavori, continuano a spiegare i sindacati. Il rischio, altrimenti, è che la chiusura in attesa della messa a bando, aggiudicazione, esecuzione dei lavori e delle certificazioni determinerà comunque l’impossibilità di assistenza e ospitalità per gli anziani e di tutela occupazionale per i lavoratori. “ Sappiamo di essere di fronte a un progetto preconfezionato e ce lo dimostra il fatto che le questioni connesse alla sicurezza edilizia non vengono viste nell’ottica complessiva sapendo che le scelte operate per Casa Serena, invece, non vengono prese per altri uffici pubblici dove la normativa non è stata totalmente applicata” concludono i segretari.
Intanto lunedì 26 alle 11.30 tutte le tematiche che riguardano i servizi sociali, e dunque anche la vicenda Casa Serena, sbarcheranno in Prefettura. Il prefetto Strefano Trotta ha convocato per il prossimo i rappresentanti sindacali e il Commissario straordinario del Comune Croce. Un’occasione che i sindacati sfrutteranno per ottenere chiarezza su tempi, modi, certezze e garanzie per la prosecuzione del servizio agli anziani e le tutele occupazionali ai lavoratori. (Francesca Stornante)