I sindacati lo avevano già segnalato nelle scorse settimane. La Cooperativa Teseos ha pagato ai suoi lavoratori solo la mensilità di dicembre malgrado abbia ricevuto da parte di SSR, società di cui fa parte la Teseos, la somma di 290mila euro. “Una situazione insostenibile – dichiarano i segretari generali delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giusepe Calapai – da tempo siamo costretti a rincorrere la Cooperativa, la SSR e l’Asp in modo da consentire di portare a regime i pagamenti e ricercare le soluzioni per la continuità assistenziale e la garanzia dei livelli occupazionali. Ma sono tutti sordi”.
Crocè, Emanuele e Calapai chiedono alla Cooperativa Teseos la definizione del pagamento degli stipendi arretrati perché i lavoratori non ce la fanno più ad anticipare di tasca propria le spese per raggiungere gli assistiti e garantire le prestazioni. A ciò si aggiunge il mancato versamento delle quote TFR ai vari istituti privati, quali Cooperlavoro, dove i lavoratori hanno chiesto di far confluire le relative quote. “Tutto ciò – sostengono – è inaccettabile e non si può assolutamente pensare che si possa continuare così quando la stessa cooperativa ha le risorse necessarie per procedere al pagamento degli stipendi e delle spese grazie ai risparmi derivanti dalla cassa integrazione straordinaria attivata per l’anno 2012 e quindi avrebbe tutte le condizioni per procede al pagamento anche delle varie indennità dovute ai lavoratori”.
I sindacati poi ricordano come nell’incontro dello scorso 14 gennaio presso l’Assessorato Regionale Regionale alla Salute era stato assunto l’impegno di procedere al passaggio dei lavoratori delle cooperative sociali alle dipendenze dirette della SSR, quale condizione propedeutica a qualsiasi ipotesi di accreditamento della società. “Sono trascorsi quattro mesi e nonostante i solleciti e i vari incontri che si sono tenuti anche in modo informale SSR e ASP non hanno dato attuazione alle disposizioni assessoriali – denunciano Crocè, Emanuele e Calapai –. A questo aggiungiamo la grave situazione che si è creata con i preavvisi di licenziamento dei 104 lavoratori da parte della cooperativa TESEOS a partire dal primo luglio 2013. Provvedimenti che scaturiscono dalla dichiarata indisponibilità dal parte del Commissario Magistri a stipulare qualsiasi convenzione a partire dal primo luglio, tra l’ASP e SSR”.
“Non vorremmo – affermano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che il disegno del Commissario Magistri sia quello di risanare il bilancio dell’ASP di Messina con deficit di oltre 70 milioni di euro attraverso la vendita delle azioni della SSR. In ogni caso i continui rinvii e la mancata decisione su una vertenza che dura da quasi vent’anni potrebbero comportare il repentino scioglimento di SSR e l’inevitabile perdita di oltre un centinaio di posti di lavoro. Non possiamo fare a meno di sottolineare che quest’ultima ipotesi porterebbe vantaggio solo a soggetti privati che acquisterebbero a basso costo le azioni dell’ASP”. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono l’immediato passaggio dei lavoratori delle tre cooperative socie alla SSR entro 15 giorni e di verificare la possibilità dell’acquisto delle azioni delle tre cooperative considerato che la società, ad intero capitale pubblico, non incorrerebbe nei limiti della convenzione.