La scomparsa di un gigante nell'ambito della dirigenza sportiva, e cestistica in particolare, e di un militante storico della Sinistra reggina
In queste ore, la città di Reggio Calabria è stata funestata da due lutti molto gravi, sebbene su versanti significativamente diversi.
Scomparsa un’autentica gloria della magistratura ma soprattutto del basket: il giudice Giuseppe Viola, straordinario dirigente neroarancio.
Aveva 90 anni: per 22 fu lo storico presidente appunto della “Piero Viola” basket.
“Nel basket, nessun dirigente come lui” ebbe a dire in anni non lontani il mitico Dan Peterson, a sua volta profondo conoscitore della pallacanestro italiana.
Viene a mancare un punto di riferimento dello sport calabrese e nazionale, che per Reggio Calabria comunque ha significato moltissimo, parecchio oltre la dimensione sportiva.
E ci lascia anche Pasquale Speranza. Un combattente come pochi: prototipo dell’attivista comunista, ma curioso del mondo, che ha esplorato con anni anche con cronache fotografiche con dovizia di particolari.
A 66 anni, scompare un lottatore autentico: dal “no Ponte” alle crociate per i diritti della comunità Lgbt come dei diversamente abili, dall’attivismo politico – battaglie politiche ed elettorali svolte ad esempio per Sel o con Potere al popolo – all’attenzione spasmodica a realtà autentici punti di riferimento nel settore sociale reggino, dal Centro sociale “Cartella” a “Magnolia”.
L’ultimo saluto a Palmi nel pomeriggio di domani, sabato 29 maggio.