Consiglieri comunali, assessori, presidenti e consiglieri di circoscrizione tornano studenti. Nell’ambito del progetto presentato dal Centro Studi Enti Locali di Pisa e sottoscritto dal Comune di Messina, sono stati organizzati due momenti formativi per illustrare «le importanti novità normative in materia di contabilità degli enti locali». A fare da docenti due dei nove esperti /badanti del Csel che da dicembre svolgono la loro attività a Palazzo Zanca , affiancando i dirigenti e formando il personale .
La prima lezione, tenuta da Luciano Fazzi, componente del Collegio di Revisione della Regione Lombardia, esperto di contabilità degli enti locali, si è volta stamattina nell’aula del Consiglio comunale ed è stata dedicata alla contabilità armonizzata. La sala consiglio, però, era semivuota: presenti solo 15 consiglieri comunali (Barrile, Faranda, Cantali, Risitano, Lo Presti, Sturniolo Pagano, Mondello, Santalco, La Paglia, Zuccarello, Sindoni, Abbate, Cardile e Contestabile), i consiglieri della sesta circoscrizione Giusy Feminò e Massimo Costanzo, l’assessore Signorino e il segretario/direttore generale Le Donne. Proprio mentre a Palazzo Zanca il bilancio di previsione 2015 è ancora un miraggio, Fazzi ha spiegato che in futuro si potrà fare direttamente il bilancio previsionale pluriennale. Un futuro che appare molto lontano attualmente, visto che il Comune di Messina non è stato ancora in grado di presentare il bilancio di previsione relativo ad un anno già concluso da quasi quattro mesi.
L’attività formativa verrà replicata tra una settimana, cioè mercoledì 30 marzo, nel Salone delle Bandiere. L’argomento al centro della lezione sarà“la riscossione”. Il relatore non è stato ancora scelto.
Ricordiamo che la partnersip tra il Comune di Messina è stata sancita con la delibera n.769 del 17 dicembre, avente per oggetto il “Progetto di servizi di ricerca e sviluppo per l’implementazione del check up fiscale e di formazione finanziata” proposto dal Centro Studi Enti locali”.
Il progetto è suddiviso in tre sezioni. La prima sezione riguarda L’INTERVENTO DI CHECK-UP PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO DI UNA CITTÀ METROPOLITANA e mira al recupero dell’ Iva e dell’Irap. Quest’intervento sarà curato da un gruppo di lavoro composto da Nicola Tonveronachi, responsabile del progetto; Fabio Sciuto, responsabile in loco del progetto; Francesco Vegni , esperto specialista; e Alessandro Maestrelli, coadiuvatore del progetto.
La seconda sezione riguarda L’INTERVENTO DI FORMAZIONE FINANZIATA DEL GRUPPO PUBBLICO LOCALE. «Schematicamente – si legge testualmente nel progetto allegato alla delibera- l’intervento in oggetto si sostanzierà in 2 diverse tipologie di servizi: attività formative e attività di affiancamento operativo all’Area Finanziaria».
La terza sezione riguarda il PROGETTO PARITETICO COMUNE-PARTECIPATE e punta alla costruzione di una comune cultura del controllo delle partecipate e di una governance complessiva. Verranno coinvolti esponenti tecnico-amministrativi del Comune ma anche dirgenti e quadri aziendali delle partecipate. Inoltre, «al progetto partitetico Comune-partecipate potranno essere invitati esponenti della sfera politico-amministrativa del Comune (assessori e consiglieri) ed esponenti degli Organi amministrativi delle aziende-Cda».
Nella delibera esitata dalla giunta Accorinti viene sottolineato che il progetto – dal valore complessivo di 450 mila euro– «non comporterà oneri finanziari diretti per il Comune di Messina… e in caso di infruttuoso esito la società si assumerà tutti i costi…». ». Il fatto che non comporti oneri finanziari diretti non significa che sia a costo zero, tutt’altro. E’ lo stesso Centro Studi Enti Locali a spiegare che il progetto verrà finanziato attraverso l’intervento di check–up fiscale, che comporterà un recupero di maggior credito fiscale su Iva e Irap (quindi soldi pagati dai cittadini), stimato approssimativamente in 300mila euro; e attraverso l’iscrizione ad un unico fondo interprofessionale di tutte le società partecipate del Comune, che dovrebbe consentire un flusso di risorse stimate in 150mila euro annue. Le somme recuperate da Iva ed Irap grazie all’intervento di check up fiscale realizzato dal Centro Studi Enti locali non andranno a beneficio della collettività ma serviranno a finanziare l’intervento in questione, gli interventi di formazione ed affiancamento e le altre attività espletate dalla società stessa.
Danila La Torre