Lombardo? La sua scelta è stata «inopportuna». Buzzanca? Dovrebbe iniziare a chiedere conto al “suo” governo nazionale. Ne ha per tutti, l’Udc, che si inserisce nella tenzone tra il sindaco di Messinae ed il presidente della Regione, innescata dalla nomina di un nuovo soggetto attuatore, l’arch. Merlino di Villafranca, che affiancherà il furibondo Buzzanca nella gestione della post-emergenza alluvione (leggi QUI la polemica). «Reputiamo inopportuna, intempestiva e totalmente fuori luogo – attaccano i capigruppo dell’Udc al Comune, Bruno Cilento e Mario Rizzo – la nomina del nuovo soggetto attuatore, per la tragedia dell’alluvione di Messina, fatta dal Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, e riteniamo che non sia corretto, verso l'intera comunità messinese,fare politica sulla tragedia di Giampileri che, a quasi tre anni, rimane teatrino di nomine e di conflitti politici, perdendo di vista che le risorse devono essere spese per la ricostruzione di Giampilieri e non per inutili nomine di “apparato politico”, le quali si sovrappongono inutilmente l'una contro l'altra». Cilento e Rizzo invitando «adesso Lombardo ad occuparsi seriamente del problema, impegnandosi a trovare le risorse per il recupero del paese. Contestualmente ricordiamo al sindaco Giuseppe Buzzanca di sollecitare il ‘suo governo nazionale’, rappresentato da una folta schiera di parlamentari messinesi del Pdl, la cui maggioranza, ricordiamo, bocciò due emendamenti Udc: il primo del senatore Gianpiero D’Alia ed il secondo dell onorevole Pippo Naro, che prevedevano 100 milioni di euro per Giampilieri. Insomma è tempo per fare fatti e lasciare da parte chiacchiere e poltrone, evitando così il pericolo di nuove tragedie per il comprensorio messinese». Sono fatti così i centristi. Attaccano l’alleato di oggi (ma più di ieri), Buzzanca, e quello di oggi (e soprattutto di domani) del Terzo Polo, Lombardo. Stare al centro significa anche questo.