“Sono contrario all’Hotspot di Bisconte. Anzi siamo contrari come M5S”. Il parlamentare Francesco D’Uva a proposito della vicenda hotspot Bisconte sostiene di non aver cambiato idea e di essere ancora contrario. Ma attende le soluzioni che il ministero degli Interni e la prefettura individueranno.
“ Sull’hotspot di Bisconte non ho mai cambiato idea- scrive D’Uva- Alzare polveroni e fare teatrini per deviare l’attenzione non è mio costume, né dei colleghi del MoVimento 5 Stelle. Noi lavoriamo per le soluzioni, assumendoci la responsabilità di ogni scelta e di ogni posizione politica. Sull’hotspot di Bisconte la mia, la nostra posizione è sempre stata la stessa e tale rimane. Ho avuto modo di ribadirlo anche al Viminale, che sul tema è al lavoro assieme alla prefettura. L’hotspot non garantisce le opportune condizioni di sicurezza, ragion per cui siamo sempre stati – e siamo tuttora – contrari alla sua presenza”.
D’Uva contesta al sindaco continue invasioni di campo per fare propaganda elettorale e per nascondere carenze nella sua amministrazione. “Lo ripeto: quell’hotspot va chiuso. Le chiacchiere e le false accuse le lasciamo a chi ne ha bisogno per la sua propaganda portata avanti alla maniera leghista”.
La ministra Lamorgese ascolterà le istanze, se non di De Luca, degli alleati di governo pentastellati? E se l’hotspot non dovesse essere chiuso o non dovessero essere adottate soluzioni chiare, ci saranno prese di posizione più dure?