MESSINA – Tutta la sua vita è stata incentrata sull’impegno politico. Tre legislature come deputata, la prima deputata messinese, nel Partito comunista italiano, dal 1976 al 1987. E fu sua la prima proposta di legge contro la violenza sessuale. Dal Pci ai Ds e al Pd, Angela Bottari è morta ieri all’età di 78 anni a Messina. Era nata il 16 marzo 1945. Si chiude così una storia politica nel segno dell’impegno per la parità di genere. In particolare, è stata la prima relatrice della legge 442 che nel 1981 ha portato all’abrogazione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore. Nell’ottobre 2022, in occasione della presentazione a Messina del romanzo “Oliva Denaro” di Viola Ardone, fu ricordato proprio quest’impegno parlamentare.
La camera ardente sarà allestita dalle 15 alle 20 di giovedì 16 novembre e dalle 9 alle 13 di venerdì 17, nella sala del Consiglio comunale di Messina. La cerimonia funebre è in programma invece nell’atrio di palazzo Zanca, alle ore 11, sempre venerdì.
Tanti i ruoli svolti da Angela Bottari: da responsabile femminile della Federazione comunista di Messina, nel 1971, al Consiglio comunale nel 1975, alla Camera dei deputati e agli incarichi dirigenziali. Segretaria regionale del Pds nel 1996 e assessora comunale, con delega al Risanamento, nella Giunta Genovese nel periodo 2005-2007. Come ha ricordato Antonio Saitta, presidente dell’Assemblea provinciale del Pd di Messina, “il suo impegno si è indirizzato anche alla legge sull’aborto e per la riforma della legislazione sulle adozioni dei minori, che mise al centro il bambino e il suo diritto di avere una famiglia. È stata poi, non solo firmataria, ma anche componente del comitato ristretto per l’introduzione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso”.
Fino all’ultimo, con la campagna elettorale per De Domenico sindaco e le prese di posizione sull’importanza delle pari opportunità, Bottari ha mantenuto la passione politica. Una passione coltivata assieme al marito Gioacchino Silvestro, per anni deputato regionale e dirigente di partito. Sempre con attenzione al presente e al futuro della sinistra, scegliendo di rimanere nel Partito democratico anche nel periodo delle tensioni con Renzi segretario.
Come in precedenza Simona Mafai, con lei scompare una figura di rilievo che ha saputo mettere al centro dell’attività politica la questione femminile e la necessità di un cambio di passo culturale e sociale. Tra i tanti messaggi, quello dell’ex segretario del Pds ed ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema – “Una donna fiera, coerente con i suoi ideali e una protagonista nella battaglia per i diritti delle donne e per la Sinistra in Sicilia, oltre che un’amica” – e dell’ex ministro Giuseppe Provenzano. “Quel poco o quel tanto, mai abbastanza, di femminismo che un uomo di sinistra deve apprendere e praticare, lo devo a lei”, ha affermato il deputato siciliano (fonte Ansa).
Scrive il giornalista Francesco Lepore su Facebook: “Mi mancheranno i nostri incontri, le nostre telefonate, i nostri dialoghi sul filo della memoria quando mi raccontavi del Pci, del legame con Pio La Torre, dell’impegno per le donne, le persone trans e omosessuali, i soggetti più vulnerabili. Mi mancheranno anche i richiami e i consigli affettuosi da amica, sorella maggiore e, in un certo qual senso, madre. Ti prometto che darò il meglio di me stesso, per adempiere quanto mi chiedesti in agosto”.
Sottolinea la consigliera comunale Antonella Russo, componente della segreteria regionale e del coordinamento provinciale del Pd: “Tutta la città deve renderti omaggio, tutte le donne devono ringraziarti e, per farlo, devono seguire il tuo esempio. Grazie Angela Bottari per le battaglie che hai condotto per la tua amata Messina, per la Sicilia, per i diritti di tutte le cittadine e di tutti i cittadini italiani. Grazie per tutto ciò che hai fatto per me. Sei stata il mio supporto politico e umano, il mio sostegno quando mi lamentavo di qualcosa, la mia calma quando mordevo il freno. Nemmeno ricordo quanti cazziatoni mi hai fatto quando non concordavi su ciò che dicevo e che facevo, quando avevamo opinioni diverse e litigavamo al telefono, e subito dopo ci chiamavamo per fare pace”.
Continua Antonella Russo: “Adesso a chi chiederò la sua approvazione, anche con un semplice gesto della testa? Anche con un semplice sguardo? Tu sei stata la guida di tutti, ma soprattutto delle donne e delle persone in difficoltà, degli ultimi, di coloro a cui gli altri non pensano. Tu hai amato la politica e il tuo partito, e ogni singolo componente del tuo partito. Hai amato le donne e gli ultimi. Hai amato tutti! Avevamo da realizzare un sogno insieme per questa città, e chissà che non si realizzi con te che ci guidi in altro modo. Donna autentica, vera combattente, vera politica. Donna tra le donne e sempre, costantemente, a tutela delle donne. Come nessun’altra! Grazie!”.
A sua volta, così la ricorda Emilio Fragale, facendo riferimento al periodo in cui era segretario generale del Comune di Messina, durante la Giunta Genovese: “La sua è stata una vita di militanza politica e di impegno parlamentare. Ha scritto norme che sono scolpite nella storia delle conquiste di civiltà. Sarà raccontata da profili adeguati. Non è il mio. Tuttavia, un episodio si, lo posso rammentare. Ne sono testimone. Edizione della Vara del 2006. Da tradizione la Giunta comunale chiamata a correre dietro l’Assunta. Era assessore con delega al risanamento. Un fiore all’occhiello per una amministrazione. Ci credeva fortemente. Si impegnò strenuamente con la intelligenza, la dedizione e la umanità del suo tratto distintivo. Non se la sentiva di essere presente; le sembrava incoerente avendo un vissuto non di credo religioso. Andai a prenderla alle falde dell’Etna. Si era convinta. In “spirito” era legata a quella fiumana di persone che tra imprecazioni e preghiere cercavano (molte cercano ancora) riparo e riscatto. Cercavano e cercano casa. Corse tutto il tragitto della processione … senza perdere un passo … nonostante età … sigarette e veschichette. Non volle correre dietro la Madonna. Volle correre con la speranza e la disperazione del popolo. Non ci siamo frequentati per molti anni. Gli anni che ci siamo dedicati sono stati intensi. Le ho voluto bene. Mi ha voluto bene. Assai”.
Così la ricorda la senatrice Dafne Musolino di Italia Viva: “La notizia della scomparsa di Angela Bottari, figura di spicco della politica siciliana e messinese, già deputata del Pci per tre legislature, mi colpisce profondamente. Il suo impegno parlamentare a favore della lotta contro la violenza sulle donne ha lasciato un’impronta significativa. Ripensando al suo contributo instancabile e coraggioso, non posso fare a meno di evocare i momenti trascorsi insieme a lei durante la mia infanzia. Condividere quegli anni con Angela e con i figli Simona, Agata e Massimiliano, ha creato ricordi indelebili che rimarranno con me per sempre. In questo momento di dolore, rivolgo il mio pensiero a Gioacchino, compagno fedele di Angela, esprimendo la mia vicinanza e il mio affetto sincero. La perdita di una figura così autorevole e impegnata lascia un vuoto nella vita politica e sociale della nostra comunità. La sua eredità di lotta per i diritti e la giustizia continuerà a ispirare coloro che condividono la sua visione di un mondo migliore”.
Il segretario regionale del Pd Sicilia e parlamentare, Anthony Barbagallo, oggi la ricorderà alla Camera dei deputati. Così s’esprime: “Ci ha lasciato, nella notte, Angela Bottari. Una donna impareggiabile che fino all’ultimo si è distinta per la coerenza e la forza battagliera che hanno guidato la sua vita, non solo quella politica. In tutto noi resta impressa la sua battaglia condotta da relatrice per l’abrogazione del delitto d’onore e le nozze riparatrici. Ricordo il contributo fondamentale e l’attivismo di Angela per i diritti delle donne e le battaglie sostenute, in prima linea con il Pd siciliano, per sostenere l’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere anche in Sicilia, unica regione ancora sprovvista di tale accorgimento. La ricordo sempre fiera e onestamente ferma nel sostenere sempre e comunque i propri convincimenti, un esempio del modo di intendere e fare la politica che col passare del tempo si è, devo dire, un po’ perso”.
Conclude Barbagallo: “Mancherà a tutti, mancherà a me, Angela. Una delle ultime dirigenti donna che hanno caratterizzato la storia della sinistra siciliana. Impegnata, appassionata, forte nei valori e nell’attaccamento al Partito democratico, viveva la militanza e l’essere dirigente come parte essenziale della vita vissuta sempre con grande passione”.
“La nostra comunità perde un grandissimo riferimento culturale, politico e di valori per molte generazioni”. A scriverlo, in una nota, è Antonio Saitta, presidente dell’Assemblea provinciale del Partito democratico di Messina, che aggiunge: “L’onorevole Bottari è stato un punto fermo della sinistra italiana, siciliana e per Messina, la cui preparazione e passione, spese esclusivamente per contribuire al cambiamento e al bene comune, sono stati e saranno sempre di esempio. Angela Bottari, prima deputata messinese, durante la sua lunga attività parlamentare e politica ha cambiato un’epoca. Ha dato diritti e voce a chi non ne aveva e, soprattutto, ha dato orgoglio, forza e speranza alle donne”.
“Fu Angela – ricorda Saitta – a presentare la prima proposta di legge contro la violenza sessuale; prima relatrice della legge 442/81 che abrogò il matrimonio riparatore e il delitto d’onore. Rammentiamo il suo impegno anche per la legge sull’aborto e per la riforma della legge sulle adozioni dei minori, che mise al centro il bambino e il suo diritto di avere una famiglia. È stata poi, non solo firmataria, ma anche componente del comitato ristretto per l’introduzione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso”, racconta il presidente dell’Assemblea provinciale del Pd di Messina.
Continua il costituzionalista: “Angela Bottari è stata anche assessora alla Riqualificazione urbana e alle Politiche abitative del Comune di Messina, dal 2005 al 2007. Basta ricordare questo suo pensiero per sentire l’importanza di un lascito di passione civile e politica per le generazioni future: ‘Credo che la più grande rivoluzione del Novecento sia la rivoluzione femminile, perché ha portato a una modifica reale della percezione della vita e del mondo. La mia generazione pensava che fossimo arrivate, che avevamo conquistato tutto, e ci siamo sedute. Oggi le nuove generazioni devono comprendere che non bisogna mai sedersi, ma essere vigili e continuare. Nessuna conquista avviene una volta per tutte, la devi sempre difendere: e al primo campanello d’allarme devi reagire, perché altrimenti ci sarà l’involuzione’. “Tutta la comunità del partito democratico messinese si stringe a Gioacchino Silvestro e a tutta la famiglia in questo momento di grande dolore”, conclude la nota.
Bottari viene ricordata pure dal Comitato Addiopizzo di Messina: “Chissà se torneranno i tempi in cui dalla Sicilia e da Messina avanzeranno politici capaci di cogliere le stranezze della nostra società. Angela di stranezze ne aveva elencate tante, a partire dalla nostra città. La sua esperienza parlamentare dimostra come si possa fare la differenza. Lo fa in genere chi si lascia inquietare dai problemi, chi davvero si porta a casa i drammi degli altri e non ci dorme fino a quando prova a dare qualche soluzione, insuccessi compresi. Angela Bottari se ne va senza grandi eredi. Presi dai consensi volatili e dalle estemporanee degli avventurieri di turno, resta il disegno di una donna che dalla politica non ha mai preso nulla ma al contrario ha dato tutta sé stessa, anche quando la sua esperienza e storia poteva essere di troppo negli equilibri nuovi della sinistra messinese”.
Foto tratta dalla sua pagina Fb.