MESSINA – Due ruote gialle e una “M” un po’ sghemba su sfondo rosso. Si presenta con questo logo la nuova associazione “Messina Ciclabile”. E il messaggio è chiaro. “Lo dice il nome stesso – afferma Fabrizio Murè, 45 anni, neo presidente, e un passato di attivista in bici a Pisa – vogliamo contribuire a rendere Messina una città più gradevole e sostenibile, promuovendo la mobilità in bicicletta”.
“Messina Ciclabile” è un’associazione di promozione sociale, e non di pratica sportiva. Una differenza importante, secondo Giancarlo Rinaldo, professore universitario e testimone quasi quotidiano del cosiddetto bike-to-work con i suoi 11 km tra Boccetta e Papardo: “L’idea non è di fare competizioni. Per quello ci sono già ottime società sportive. Il messaggio è che in bici possono andarci davvero quasi tutti, giovani, adulti e anche anziani. Il punto sul quale ci batteremo, è quello di assicurare che a Messina, come in altre città europee, si creino le condizioni di sicurezza per potere scegliere, se si vuole, questo tipo di mobilità. Il nostro è un messaggio di libertà. Come ci si muove, se in bici, in auto o in autobus, deve rimanere una libera scelta dell’individuo. E chi pratica una mobilità rispettosa dell’ambiente e degli spazi urbani dev’essere protetto e se è possibile incoraggiato a farlo”.
Osservano i membri dell’associazione: A Messina, come altrove in Italia e nel mondo, basta osservare quello che succede in strada, per rendersi conto che il numero di ciclisti urbani è in aumento. Ma in assenza di dati raccolti sistematicamente, è difficile darne una stima numerica. L’avvento delle bici a pedalata assistita, e anche delle pieghevoli, che possono essere trasportate su treni e autobus, o portate facilmente in casa, ha dato impulso a un modo diverso di muoversi in città. “È anche un modo per riscoprire il territorio in cui si vive – aggiunge Marco Mangano, un altro dei soci fondatori, specializzato in Rigenerazione Urbana, con una particolare attenzione al tema delle ciclovie urbane e dei percorsi cicloturistici – oltre che un modo molto economico. Una volta fatto l’investimento iniziale, che può anche essere di poche centinaia di euro, le spese annuali sono un’inezia rispetto a bollo, carburante e manutenzione di un’auto”.
Messina Ciclabile intende anche dialogare con l’amministrazione e con i cittadini. “Non siamo soltanto amanti della bicicletta – ribadisce Murè – siamo anche persone con competenze specifiche in materia di mobilità ciclistica. Siamo pronti a confrontarci, in tutta serenità, con chi ne avrà voglia. E intanto stiamo lavorando a un primo calendario di attività aperte a tutti”.
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