“Tutti i cavalcavia sequestrati sono già oggetto di lavori di manutenzione e sono tutte attraversate da strade non di nostra competenza. Di queste, 17 sono attualmente oggetto di interventi di manutenzione ordinaria, progettati da ingegneri e approvati secondo le normative vigenti. Per tre sono in corso indagini strutturali approfondite sulla scorta delle segnalazioni rilasciate dai progettisti. Uno è un cavalcavia ferroviario su cui il Cas non può intervenire. Infine, sull’ultimo rimanente si è già intervenuto sulle selle di appoggio alle travi”.
Così l’ingegnere Minaldi del CAS dopo il sequestro dei 22 cavalcavia della A20 ordinato dalla Procura di Barcellona, un anno dopo il primo sequestro, da parte della Procura di Messina, dei due cavalcavia a rischio crollo tra Milazzo e Rometta.
“Sotto la vigilanza del governo Musumeci – aggiunge l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone – monitoraggio e rilievi sono costanti per garantire la sicurezza di tutti e, del resto, in alcuni casi si già provveduto all’inevitabile demolizione di cavalcavia ammalorati, come a Spadafora e Venetico. Lasciamo dunque lavorare la Procura, ma è altresì opportuno sottolineare che, sul piano di sicurezza e manutenzione, la nuova governance del Cas, anche ai suoi più alti vertici dirigenziali, ha dato oggi prova di buona volontà e fattività. L’ente fornirà una relazione puntuale e tempestiva sulle condizioni strutturali e di sicurezza dei manufatti».
L’intervento della magistratura nasce dalla necessità di accelerare i lavori di messa in sicurezza perché le opere sono considerate pericolose. I viadotti sono stati affidati all’ingegner Carmelo Perdichizzi che si occuperà appunto della messa in sicurezza.
A Valdina, lo ricordiamo, il sequestro è scattato ad aprile dello scorso anno. Il progetto di messa in sicurezza è stato avviato soltanto nell’estate successiva, gli interventi entrati nel concreto soltanto di recente.
Il dossier sulle opere a rischio sulla A20, dai cavalcavia ai sottopassi, ma anche le gallerie e i troppi mancati collaudi, risale a tre anni fa ed è stato trasmesso a tutte le Procure interessate tra Messina e Palermo.
Nell’elenco delle opere “a rischio” che richiedono interventi più urgenti, nel comprensorio tra Milazzo e Barcellona, ci sono anche alcuni sottopassi delle Ferrovie e altri attraversati da strade provinciali.
Sono 7 le opere affidate all’ingegner Perdichizzi a Barcellona, 4 a Milazzo, 6 a Terme Vigliatore, 3 a Furnari, uno a Monforte San Giorgio ed un altro a Pace del Mela.