“Il comparto delle costruzioni in 10 anni di crisi ha perso oltre 600 mila addetti e 120 mila imprese, 100 mila in Sicilia di questi oltre 11.000 addetti (oggi disoccupati in cerca di ricollocazione), sono messinesi. Questi sono gli unici dati che danno realmente il quadro del settore”. A dirlo è il segretario generale della Feneal Uil (categoria degli edili) Pasquale De Vardo.
“Non permetteremo a nessuno di approfittarne”, utilizzando questa profonda crisi del comparto, riducendo il costo/lavoro per aumentare i propri profitti, a scapito della sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti di ogni lavoratore. Non è ammissibile morire di lavoro, l’edilizia messinese piange ancora il povero Biagio Amendolia, precipitato dal sesto piano durante lo svolgimento del proprio lavoro. Il sindacato continuerà a fare la sua parte, segnalando e denunciando agli organi preposti ogni anomalia ed ogni richiesta di aiuto che quotidianamente arriva dai lavoratori presso le nostre sedi.
Non accetteremo prese di posizione ideologiche scollegate dalla realtà. La ricetta è solo una, lavoro in legalità, a nostro avviso è fondamentale sbloccare immediatamente i cantieri e fare partire quelle opere utili allo sviluppo della nostra provincia, ma soprattutto quelle opere già appaltate e finanziate, dando priorità alla manutenzione e alla messa in sicurezza del territorio e di tutti gli edifici scolastici passando anche dal risanamento.
Per farlo occorre, senza alcun pregiudizio rivedere la Legge Obiettivo, riscrivere il Codice degli Appalti semplificando le procedure cosi da debbellare le varie pastoie burocratiche, oggi capo espiatorio di una mala politica che negli anni trascorsi non è stata in grado di dare un vero e proprio cambio di passo allo sviluppo del settore e della intera provincia. L’edilizia a Messina è da sempre stato il vero volano della nostra economia, ovviamente l’edilizia sana e legale, quell’edilizia che è fondamentale alla crescità ed allo sviluppo strutturale di una provincia come Messina.
“Chi dice il contrario – conclude il segretario generale della FENEAL UIL Pasquale De Vardo – non ha a cuore né il destino dei lavoratori e delle imprese messinesi dell’edilizia né la ripresa e il benessere sociale della nostra Provincia”.