MESSINA – 1300 metri quadri di locali, luminosi, sicuri, senza alcun rischio di crollo. Saranno i nuovi uffici del Tribunale del Lavoro e del giudice di pace, da anni costretti in via Malvizzi, uno stabile costoso quasi un milione e mezzo l’anno di affitti e tutt’altro che dignitoso. E’ stato firmato il contratto di affitto di due piani dello stabile di via Capra liberato dall’Inps. Ora, previo dei ridotti lavori di sistemazione, già appaltati, quasi tutti gli operatori oggi ospitati in via Malvizzi avranno una sede decente a breve.
Sembra poco, sulla carta, invece è un passaggio fondamentale e che ha richiesto anni di impegno da più parti. Ed è il primo atto, secondo tutti gli interessati, per dare una risposa definitiva ai problemi dell’edilizia giudiziaria cittadina, superando lo scoglio del palagiustizia satellite.
La soddisfazione era tanta e visibile, quindi, stamane, all’incontro voluto per dare notizia della firma del contratto stipulato tra l’Inps e il Ministero della Giustizia. Al tavolo, il direttore Inps Messina Marcello Mastrojeni, la presidente del Tribunale Marina Moleti, il procuratore facente funzioni di corte d’appello Sebastiano Neri e il presidente dell’Ordine degli avvocati Domenico Santoro. Presente anche il primo presidente della corte d’Appello Michele Galluccio, che tutti hanno ringraziato per l’impegno costante.
Entro un anno, hanno spiegato gli interessati, l’Inps dovrebbe liberare l’intero stabile, che in due anni diventerà di proprietà del Ministero della Giustizia, destinando ad altri uffici di giustizia anche i primi due piani. I canoni pagati fino a quel momento verranno scomputati dal prezzo di vendita. Intanto al terzo e quarto piano possono partire i lavori per realizzare un accesso indipendente dagli uffici oggi ancora Inps e saranno acquistati gli arredi nuovi necessari, visto che quelli oggi presenti in via Malvizzi sono per gran parte fatiscenti.
E’ un puzzle, ha spiegato il presidente Neri, che si va componendo e la speranza di tutti è che questa firma rappresenti un portafortuna perché tutto il quadro si completi come sperato. Gli altri “pezzi” sono rappresentati dalla sistemazione dei due palazzi di via Garibaldi resi disponibili dal Comune, per il quale c’è già la copertura finanziaria disponibile nelle casse del Comune e si è in attesa dell’ok del Ministero dell’Economia per l’utilizzo del mutuo a suo tempo acceso. Così, gli uffici giudiziari acquisterebbero altri spazi da destinare al settore civile, oggi affollato tra Palazzo Piacentini e altri stabili satellite, mentre la bellissima sede centrale del Piacentini potrebbe a quel punto essere destinata alla sola giurisdizione penale. Liberando gli spazi del palazzo, gli archivi, la Procura ordinaria e gli uffici dei giudici preliminari potrebbero “salire” dai cantinati al piano terra e primo piano. Una rivoluzione non da poco, complessivamente, per la dignità del lavoro degli addetti e anche per i cittadini e i professionisti che ogni giorno frequentano le sedi di giustizia.
“E’ una battaglia vinta che non riguarda soltanto la vita degli operatori della giustizia – ha spiegato il direttore Inps Mastroeni”, ma la comunità in generale, e che si muove contestualmente al recupero dell’edilizia di pregio cittadina, rappresentata per esempio dalla galleria Inps e dai locali di via Argentieri, che abbiamo cercato di restituire alla città. Ricordo che se ne cominciò a parlare nel 2017 poco prima del mio insediamento, oggi questa firma arriva a 25 giorni dalla scadenza del mio mandato. Per me è un cerchio che si chiude con un risultato ottenuto”.
“Una battaglia ma anche una scommessa che portiamo avanti da tempo – ha commentato, particolarmente soddisfatto, il presidente dell’Ordine degli avvocati Santoro – adesso possiamo dire che è stata vinta da Messina, dagli avvocati, dal comparto giustizia che prossimamente usufruiranno di questi nuovi, ampi e moderni locali nel cuore del centro, offrendo all’utenza spazi nettamente più grandi e più efficienti dei precedenti. Rivendichiamo con orgoglio di aver segnalato per primi, grazie al nostro consigliere Felice Panebianco, la possibilità che l’Inps liberasse questi piani”.
palazzo ex Inps via Capra tribunale del lavoro Messina