La Città metropolitana di Reggio Calabria ottiene il via libera dal Ministero dell’Istruzione per tre importanti interventi in materia di edilizia scolastica, per un totale di circa un milione di euro.
Tre diverse azioni che consentiranno all’Ente di Palazzo “Corrado Alvaro” di realizzare opere di edilizia leggera e il noleggio di strutture temporanee per l’anno scolastico 2021-2022 che è alle porte.
Carmelo Versace, metroconsigliere delegato all’Istruzione e all’Edilizia scolastica, loda un risultato considerato di rilievo. Esito che lo stesso Ministero ha riconosciuto, «concedendo per intero le somme da noi richieste».
Si andrà ad approcciare un altro anno scolastico di “convivenza” forzata con pandemia e misure di protezione. Occorre che le Istituzioni «facciano ogni sforzo possibile per mettere docenti, studenti e personale amministrativo nelle migliori condizioni per affrontare il nuovo anno scolastico», riflette Versace.
Un nuovo anno in compagnia – si fa per dire – dell’ansia da Coronavirus.
Nel ringraziare il dirigente del settore 12 “Edilizia” Pino Mezzatesta, Versace fa presente che quest’ulteriore linea di finanziamento consentirà d’intervenire su tre distinti fronti.
«L’affitto di locali e spazi, il noleggio di strutture modulari temporanee a uso didattico e la realizzazione di lavori d’adattamento di spazi, ambienti e aule didattiche di edifici pubblici adibiti ad uso didattico».
«Un progetto di grande impatto – rimarca il metroconsigliere delegato – per venti Istituti interessati da questi interventi» su scala metropolitana.
Mentre supera i 29mila studenti il bacino d’utenza complessivo.
Obiettivo cruciale, accanto alla miglior fruizione da parte degli studenti, «agevolare in ogni modo il lavoro dei dirigenti scolastici».
I quali, anche grazie a queste risorse, potranno programmare didattica e gestione di spazi e personale in modo più funzionale e sicuro.
Lo sforzo in atto, fa presente Versace, ha «come obiettivo prioritario quello di garantire a tutti gli studenti una ripresa delle attività didattiche in presenza».
Il tutto, assicurando alla scuola le ineludibili «condizioni di normalità e continuità».