Lo studio Passalacqua, del foro di Roma, ha notificato il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza n. 8893/2012, emessa dal Tar del Lazio, che non ha bloccato il progetto di Elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi, tratto aereo Villafranca Tirrena-San Filippo del Mela.
I cittadini di Serro, (101 in primo grado, qualche decina in meno in appello, anche per la difficoltà di raggiungere i fuori sede), assistiti dagli avvocati Gianfranco Passalacqua, Luciano De Luca, Guglielmo Calcerano, Giuliana Colavecchio e Antonino La Rosa, sono fiduciosi che un esame più approfondito da parte del Consiglio di Stato non potrà che rimettere in discussione le modalità di realizzazione del progetto aereo.
I motivi sono noti. Serro contesta che:
– il progetto non è stato condiviso con le popolazioni che lo avrebbero subìto (si è avuta notizia solo nel maggio 2010, quando non era più possibile intervenire);
– il progetto è stato frazionato illegittimamente impedendo così una valutazione ambientale complessiva;
– sono state eliminate le prescrizioni impartite originariamente dalla della Regione e dallo stesso Ministero dell’Ambiente, che prevedevano l’acquisizione del parere della Comunità Europea, per il contrasto con la Direttiva Habitat.
Questi motivi, aggiunti a quelli prospettati nel ricorso delle associazioni Man e Legambiente Regionale (la cui udienza di discussione non è stata ancora fissata), sono sintetizzati nell’appello lanciato al governatore Crocetta dal coordinamento per la tutela del Tirreno nelle scorse settimane. I competenti uffici regionali stanno esaminando tutta la documentazione prodotta, in particolare quella fornita dall’associazione Mediterranean Association for Nature, dalla quale risulta l’impossibilità della costruzione di un elettrodotto aereo sia in aree già dichiarate ad alto rischio ambientale, come la zona della Valle del Mela, sia in aree riconosciute Siti di Interesse Comunitario, Zone di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva Habitat, ed infine aree di grandissima valenza paesaggistica, tanto da essere inserite dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 con livello di tutela 3, il più elevato.
“Prendiamo atto che adesso alla Regione Siciliana vi è una sensibilità diversa” afferma l’Avv. Nino La Rosa, uno dei legali del pool nonché portavoce del coordinamento, “per cui siamo sicuri che l’iter autorizzativo verrà esaminato con estrema attenzione; ringraziamo il Presidente Crocetta e tutti quelli che stanno lavorando per la tutela del territorio, della legalità e la salvaguardia degli interessi delle nostre comunità”.