“La protesta fine a sé stessa rischia di essere una strada senza uscita ed i risultati della tornata elettorale amministrativa di ieri ne sono la dimostrazione”. Ad affermarlo è il candidato sindaco del centrosinistra, Felice Calabrò.
“L’indignazione – prosegue – deve essere accompagnata dalla proposta costruttiva e gli elettori hanno dimostrato di aver compreso benissimo come la “non politica”, o peggio, la “confusione politica” non possa dare alla gente quelle risposte concrete che invece aspetta. Il flop di Grillo alle amministrative rappresenta un chiaro segnale di come gli italiani sappiano distinguere tra la sterile rabbia e la voglia di cambiare. Quando si parla di amministrazioni locali non basta dire “no”, affidarsi all’emotività di progetti immaginifici ma scarsamente realizzabili, quando non totalmente utopici. I cittadini chiedono concretezza, progetti fattibili, risposte quotidiane ad emergenze serie e indifferibili”.
Secondo Calabrò “un sindaco, un consiglio comunale devono saper rimettere in moto la macchina amministrativa e devono farla camminare e poi correre perché non c’è più tempo. Il dato elettorale dimostra proprio questo, il centro-sinistra, con proposte concrete, nate dalla conoscenza del territorio e delle problematiche delle singole realtà, è al ballottaggio in tutti i Comuni, ha vinto in altri ed ha riconquistato quella parte d’elettorato che si era rivolta alla “non-politica”. Da chi amministra la gente pretende, giustamente, fatti, competenza, proposte. Non basta indossare la maglia dell’antipolitica, non serve gridare nelle piazze toccando le corde della rabbia della gente, oggi dobbiamo parlare della politica della concretezza, della politica delle risposte quotidiane che nascono dalla conoscenza dei problemi della propria gente”.