“E’ un attacco ad orologeria a poche ore dalle urne, un attacco ad arte al solo scopo di danneggiarmi”. E’ questa la replica dell’ex senatore Sebastiano Sanzarello al presidente della Commissione nazionale Antimafia Nicola Morra, che lo ha annoverato tra gli “impresentabili” siciliani candidati alle prossime amministrative del 10 e 11 ottobre.
“Nei confronti di Sanzarello – ha spiegato Morra alla fine del controllo delle liste – risulta emesso un decreto che dispone il giudizio in data 29 ottobre 2014 per il reato di concussione in concorso con altri; il dibattimento è stato rinviato all’udienza del prossimo 28 ottobre. La consumazione del reato risalirebbe al periodo 1999-2004”. Alla luce di questi rilievi, il candidato violerebbe il Codice di autoregolamentazione sottoscritto dai partiti.
Sanzarello, candidato nella sua Mistretta, entra nel dettaglio della sua vicenda giudiziaria legata alle tangenti Aias (che potete leggere qui):“Sono stato condannato a 4 anni e nel 2018 in appello il reato è stato prescritto, resta in piedi un ultimo troncone processuale che riguarda una vicenda di concussione risalente al periodo tra il ’99 e il 2004, quando ero deputato regionale. Quando arriverà a giudizio sarà già prescritto”
Al termine dei controlli della Commissione antimafia sulle liste per il rinnovo dei consigili e delle giunte dei Comuni sciolti per mafia, il presidente Morra ha presentato la lista degli impresentabili, indicando Sanzarello e Sebastiano Malandrino, candidato a Mistretta, tra gli impresentabili.
“Il novero di soggetti con problemi con la giustizia – ha commentato – si riduce nel tempo: evidentemente sta sortendo effetto questa azione puntuale e precisa di segnalazione di persone che per opportunità politica non vanno candidate. Certo, si può essere rinviati a giudizio per poi essere assolti per l’assoluta innocenza dell’imputato e noi questo ci auguriamo. Esprimo forte apprezzamento per questo lavoro: le forze politiche e civiche hanno coscienza del dover sottoporre agli elettori candidati il più possibile moralmente accettabili”