Si va al voto. Oggi e domani elettrici ed elettori andranno alle urne, incognita astensionismo permettendo, per le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, I seggi sono aperti dalle 15 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 23 di domenica. Subito dopo la chiusura dei seggi ci sarà il conteggio delle schede, che servirà a determinare i nuovi parlamentari europei italiani. Cinque anni fa l’affluenza in Italia è stata del 54,5 per cento.
Sono più di 51 milioni gli italiani chiamati a scegliere 76 parlamentari europei. Come abbiamo già ricordato, per votare, è necessario aver compiuto 18 anni. I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’Ue possono scegliere di votare nel Paese di residenza, a patto che siano rispettate determinate condizioni. Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i Paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. L’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti.
In Italia, viene adottato il voto di preferenza, che offre agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della stessa lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.
Non è consentito il voto disgiunto.
In Italia, ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale. Ad ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente. Ogni partito o gruppo politico ha potuto presentare nella propria lista un numero massimo di candidati pari a quello assegnato alla circoscrizione elettorale. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare.
Sono solo 23.734 gli studenti fuori sede che hanno presentato la domanda per votare senza dover rientrare nel proprio Comune di residenza (fonte la Repubblica). Si tratta di una prima volta e in forma sperimentale.
Questi i candidati messinesi: l’ex deputato Massimo Romagnoli, originario di Capo d’Orlando, per Alternativa Popolare; l’ex eurodeputata Sonia Alfano per Azione di Calenda; l’ex deputata Maria Flavia Timbro per il Partito democratico; l’assessora regionale Elvira Amata per Fratelli d’Italia; la deputata regionale e coordinatrice provinciale di Forza Italia Bernardette Grasso; il senatore Nino Germanà e l’ex assessora di Acquedolci, ed ex Forza Italia, Francesca Reitano per la Lega; Cateno De Luca, capolista in tutta Italia della lista “Libertà”, assieme a Laura Castelli; l’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, capolista per il Movimento Cinquestelle; il docente universitario ed ex assessore Nino Mantineo per Pace Terra Dignità con capolista Michele Santoro; Francesco Calanna, già dirigente del Pd e presidente del Gal (Gruppo di azione locale) Nebrodi, ora per Stati Uniti d’Europa; l’archeologa Giuliana Fiertler per Alleanza Verdi Sinistra.
La circoscrizione Isole, per Sicilia e Sardegna, porterà in Parlamento otto eurodeputati.
I candidati alle elezioni europee, presentati in lista da ciascun partito o gruppo politico, sono cittadini italiani che debbono aver compiuto 25 anni entro il giorno fissato per le elezioni, o i cittadini di altri Paesi membri, residenti in Italia e iscritti nelle apposite liste aggiunte, che possiedano i requisiti di eleggibilità al Parlamento europeo previsti dall’ordinamento italiano e non siano decaduti dal diritto di eleggibilità nello Stato membro di origine. Ai fini dell’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale.
Il voto in Italia è libero e non obbligatorio, come sancito dall’articolo 48 della Costituzione italiana. Per votare, è necessario recarsi presso il proprio seggio elettorale, che è indicato sulla tessera elettorale e corrispondente alla sezione nel cui ambito territoriale è compreso il luogo di residenza. Se non si conosce il proprio seggio elettorale, è possibile rivolgersi al proprio Comune di residenza. In alcune circostanze particolari, come per i degenti in ospedale, elettori affetti da infermità tali da renderne impossibile l’allontanamento dall’abitazione, detenuti, elettori non deambulanti in sezioni diverse dalla propria, se questa non è accessibile, sono previste condizioni particolari di voto.
Per quanto riguarda i cittadini italiani che votano all’estero, se sono iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani residenti all’estero), possono votare presso i seggi elettorali allestiti all’estero dalle sedi diplomatico-consolari italiane del Paese in cui risiedono. L’invio del certificato elettorale è previsto dal ministero dell’Interno in prossimità delle elezioni. In alternativa, possono scegliere di votare per i rappresentanti del Paese dell’Ue in cui risiedono, seguendo le specifiche disposizioni dettate dalla legislazione del Paese di residenza.