Rilanciare l’azione di Forza Italia in vista delle elezioni europee e sfruttare questa delicata fase politica per riconquistare spazio. Il senatore Maurizio Gasparri oggi è giunto in riva allo Stretto con questo duplice obiettivo. Perché da un lato c’è l’appuntamento elettorale che sarà il primo banco di prova per testare la solidità di Forza Italia e per capire che ruolo ha nella nuova composizione del centro destra italiano che si sta componendo dopo il divorzio in casa Pdl, dall’altro c’è anche l’esigenza di ricreare una base su tutto il territorio, a partire dalla Sicilia che fino a non pochi anni fa è stata roccaforte del centro destra.
A fare gli onori di casa durante la conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Zanca è stato il capogruppo consiliare di Forza Italia al Comune Pippo Trischitta, insieme ai colleghi Fabrizio Sottile e Pierluigi Parisi. Conferenza stampa che si è aperta con una simpatica gaffe proprio di Trischitta che, probabilmente un po’ nostalgico del passato, ha esordito parlando di Alleanza Nazionale, piuttosto che di Forza Italia, errore che naturalmente ha strappato un sorriso a simpatizzanti e membri dei circoli seduti tra i banchi per ascoltare il senatore Gasparri.
Accanto a lui anche i candidati al Parlamento Europeo Salvo Pogliese e Massimo Romagnoli insieme al capogruppo all’Ars Marco Falcone, il sindaco di Antillo Paratore.
Gasparri ha iniziato il suo discorso proprio dalla crisi che ha colpito il centro destra: “L’area è stata divisa e questo soprattutto in Sicilia ha avuto conseguenze importanti. I deputati hanno fatto scelte diverse, non ho intenzione di gettare benzina sul fuoco e di muovere critiche. A Messina abbiamo subito una potatura che però è un rito indispensabile per far crescere meglio una pianta e da qui ripartiamo per organizzare la nostra base”. Dunque anche se a Messina tutti i deputati hanno scelto di entrare a far parte del progetto di Alfano e del Nuovo Centrodestra, Forza Italia non ha intenzione di mollare.
Quando però si il discorso si concentra su Messina e sui suoi problemi il senatore non nasconde la scarsa conoscenza di questo territorio. “Concorderemo con i nostri rappresentati locali gli obiettivi prioritari, abbiamo subito una sconfitta alle scorse amministrative ma non mi pare che il nuovo abbia portato grandi risultati. Di annunci nel tempo ne sono stati fatti tanti, noi preferiamo adesso mantenere una linea sobria, ricordando però che la nostra idea di sviluppo, commercio e turismo passava da quel ponte per il quale ci siamo tanto battuti”.
Il senatore di Forza Italia non ha risparmiato dunque toni duri contro l’operato del Sindaco Accorinti, senza mai citarlo, ma anche contro il “non governo” Crocetta. “Quello che sta accadendo è un fatto drammatico per la Regione Sicilia, le elezioni europee possono essere l’occasione per distinguersi dalla protesta parolaia che ha avuto tanto successo negli ultimi tempi, anche a Messina. I veicoli della protesta però non hanno portato a nulla, pensiamo ai grillini o a tutte quelle amministrazioni locali che non si stanno rivelando all’altezza della situazione”.
Una difesa a spada tratta poi del leader Silvio Berlusconi, anche alla luce delle vicende giudiziarie che lo riguardano. “Che Berlusconi sia un leader, a differenza di chi pensa di esserlo tanto da aver fondato addirittura un partito –anche in questo caso nessun nome ma chiaro riferimento ad Alfano-, è il fatto che Renzi ha dovuto incontrare Berlusoni per trovare l’accordo sulle riforme. Sappiamo che recuperare la fiducia degli elettori è difficile ma chiediamo una cosa ai cittadini: siete soddisfatti? Il rinnovamento è una cosa, l’improvvisazione è solo deleteria”.
Gasparri ha poi parlato del problema immigrazione, che Messina in queste ore sta toccando con mano, puntando il dito contro le scelte del Governo che addirittura promuove campagne della Marina come Mare Nostrum mentre chiude commissariati di Polizia e stazioni dei Carabinieri per risparmiare. Ha parlato anche della strana volontà abolizionista che in questo momento pervade la politica, da Renzi a Crocetta che vogliono abolire Senato, Province, “forse anche le vecchie cabine telefoniche” ha ironizzato l’esponente di Forza Italia.
Al candidato Pogliese è toccato parlare di Porto e del problema legato alla soppressione di alcune Autorità portuali. “Piuttosto che scegliere tra Messina e Catania Augusta penso che ogni luogo dovrebbe puntare a valorizzare le sue peculiarità e dunque vocazione croceristica per Messina, logistica per Catania”. Romagnoli ha parlato ancora di immigrazione e della necessità di ottenere dall’Europa aiuto e una forte azione di sorveglianza.
Forza Italia si presenta con queste idee. I consiglieri comunali messinesi Trischitta, Sottile, Parisi e Crifò hanno già sposato il progetto, tra gli altri presenti oggi c’era anche l’ex assessore Pippo Isgrò, la base è ancora debole, soprattutto a Messina, ma i progetti sono ambiziosi. Le urne europee daranno il primo responso.
Francesca Stornante