MESSINA – Il 12 giugno 2022 è stato definito l'”election day”, in 16 ore dalle ore 7 della mattina alle 23 i cittadini di Messina saranno chiamati ad esprimersi nella tornata elettorale che li vedrà scegliere il prossimo sindaco e i consiglieri comunali. Nello stesso momento si voterà per le elezioni circoscrizionali e si aggiunge il referendum locale su Montemare e i 5 referendum nazionali sulla Giustizia.
Un totale di 8 schede saranno consegnate a ogni cittadino che si presenterà al seggio e che dovrà esprimere il suo voto. L’ex presidente di seggio Raimondo Artemisia, che per raggiunti limiti di età non può più farlo, lancia l’allarme: “Mi auguro che prevalga il buon senso ed il legislatore possa permettere il voto anche nella giornata di lunedì, circostanza che anche se non risolverebbe il problema lo ridurrebbe di gran lunga”.
Raimondo Artemisia ipotizza che un elettore normo dotato, una volta entrato al seggio deve consegnare documento e tessera elettorale, poi gli verranno consegnate 8 schede “aperte a norma di legge” la matita ed entrerà nella cabina. Lì dovrà districarsi tra quesiti, candidati e dopo aver votato chiudere le schede e consegnarle.
L’ex presidente di seggio ipotizza che passeranno 5/6 minuti. Ricordiamo che 16 ore sono composte da 960 minuti, “in un seggio normale – ipotizza Artemisia – in cui possano funzionare a regime costante due cabine potranno votare nella intera giornata solo 320/380 elettori”. Tutto questo considerando che l’affluenza sia costante dalla mattina alla sera, e che quindi si voti anche negli orari di pranzo e cena e soprattutto con gli scrutatori attivi per tutte e 16 le ore, senza quindi considerare “le legittime assenze dal seggio dei componenti per impegni fisiologici, esigenze di vitto e turni di riposo”.
L’ex presidente di seggio prosegue la sua analisi ipotizzando un seggio con solo 600 elettori iscritti. “Prima dell’inizio delle operazioni di voto – spiega Artemisia – andranno bollate e vidimate ben 4.800 schede e, almeno fino alle istruzioni odierne questo va fatto dalle ore 6 alle 7 di domenica”. Il problema che si pone è il crearsi di “file estenuanti soprattutto all’avvicinarsi dell’orario di chiusura. Insostenibili – secondo Artemisia – per persone di età avanzata e con problemi di deambulazione che finiranno col rinunciare al loro diritto dovere di votare”.
In conclusione, rivolgendosi agli ex colleghi ed amici presidenti di seggio, Raimondo Artemisia coglie l’occasione per fare i migliori auguri di buon lavoro, “mai come in questa occasione ne hanno bisogno”, ma vuol mettere la pulce nell’orecchio al legislatore affinché possa considerare l’ipotesi di votare anche lunedì 13 giugno.