In vista delle prossime elezioni di Milazzo e Barcellona, lo scenario politico si fa sempre più variegato ma anche più definito. Presentandosi come un’alternativa alla destra e alle amministrazioni uscenti, si fa avanti il fronte degli anti-sovranisti e lancia un appello alla cittadinanza invitando all’adesione.
Si tratta di un movimento nato in seguito alla visita di Matteo Salvini nei due comuni del messinese, occasione nella quale si erano generate diverse iniziative di protesta. Ne fanno parte CIVICO 6 di Milazzo, Città Aperta di Barcellona, 6000 Sardine, Rete degli Studenti, Rifondazione Comunista, CUB provinciale, Circolo Comunista 21.1.21, Associazione STREGA e diversi cittadini.
«Sentiamo il dovere –si legge in una nota- di fermare l’avanzata delle forze sovraniste ed affariste nel nostro territorio, storicamente luogo di accoglienza e solidarietà. La prima importantissima occasione si presenterà il 4 e 5 ottobre quando saremo chiamati a rinnovare le amministrazioni comunali di Milazzo e Barcellona. Si rende necessario ricostruire un percorso collettivo ed inclusivo sui valori democratici dell’uguaglianza, della solidarietà e della giustizia sociale che riesca a rilanciare le potenzialità della nostra terra in discontinuità con le politiche amministrative più o meno recenti».
La nota prosegue, poi, sottolineando l’importanza di “aprire un tavolo permanente di riprogrammazione a lungo termine”. Tra i principali temi sotto i riflettori, quello della difesa dell’ambiente, della tutela del lavoro e della salute e la promozione della cultura e dello sviluppo sostenibile del territorio.
Già registrate le prime adesioni, che hanno visto scendere in campo Antonio Mamì, uscito vincitore dalle primarie del centrosinistra e candidato a sindaco a Barcellna Pozzo di Gotto. Hanno aderito anche l’ex consigliere comunale di Milazzo, Antonio Isgrò, e il segretario della Camera del Lavoro di Milazzo, Stefano Maio.