«Arriva la carica delle “liste sporche” almeno 32 tra indagati e condannati». Quello appena riportato è il titolo dell’articolo pubblicato nell’edizione di mercoledì 24 ottobre del quotidiano nazionale “La Repubblica” (in basso il link), nel quale – a pochi giorni dalla elezioni regionali in Sicilia – il giornalista Emanuele Lauria fa un focus sulle liste regionali, «piene di aspiranti consiglieri regionali (che da queste parti si chiamano deputati ndr) nei guai con la giustizia». Una carrellata di partiti e nomi, tra cui spuntano anche quelli di tre messinesi.
Il primo nome , in ordine d’elenco , è quello dell’attuale sindaco di Santa Teresa Riva, Cateno De Luca, leader del Movimento Sicilia Vera, nei confronti del quale rimane aperta l’inchiesta per abuso d’ufficio, tentata concussione e falso. De Luca – che nell’estate 2011 era stato anche in carcere, ma ingiustamente secondo la Cassazione – corre per lo scranno più alto di Palazzo d’Orleans e i suoi conti in sospeso con la giustizia non gli hanno impedito di condurre una campagna elettorale agguerrita, che andrà avanti sino a venerdì. Il processo dell’ex sindaco di Fiumedinisi è stato rinviato al 13 aprile, ma non saranno presenti i 137 (!) testimoni indicati dalla difesa e tutti rigettati.
Campagna elettorale intensa anche per l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, che sta facendo recapitare in tutte le caselle postali dei messinesi un pieghevole con il “riassunto” dell’attività svolta nei quattro anni in cui è stato a capo dell’ amministrazione comunale, annoverando tra le opere realizzate anche la pista ciclabile, l’illuminazione del Pilone ed il turismo crocieristico. Nell’articolo apparso su La Repubblica, Buzzanca viene definito «immortale» da Lauria , il quale ricorda ai lettori che Buzzanca è stato «già sindaco di Messina, consigliere regionale e poi entrambe le cose. Malgrado- scrive ancora il giornalista – quella vecchia condanna per peculato d’uso – passata in giudicato – che gli deriva da un viaggio in autoblù con la moglie sino in Puglia per partecipare a una Crociera », per la quale oggi l’ex primo cittadino, che è stato riabilitato, invoca il «diritto all’oblio». Il candidato del Pdl dovrà, però, rispondere nei prossimi mesi anche alle accuse di disastro ed omicidio colposo nella complessa inchiesta giudiziaria sulla tragedia del primo ottobre 2009, nella quale morirono 37 persone.
Tra gli indagati c’è anche Mario Briguglio, sindaco di Scaletta Zanclea, come Buzzanca in corsa per un seggio all’Ars con il Grande Sud di Gianfranco Micciché. (Danila La Torre)
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