Le elezioni amministrative di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto sotto i riflettori. Ieri sera la coalizione di centrodestra si è riunita presso il comune mamertino, così da fare il punto della situazione e trovare un accordo sui due possibili candidati a sindaco.
Con una nota stampa i capogruppo della Lega e di Forza Italia al parlamento siciliano, rispettivamente Antonio Catalfamo e Tommaso Calderone, hanno fatto emergere i nomi di Damiano Maisano per Milazzo e Pinuccio Calabrò per Barcellona. Due nomi sui quali, Catalfamo e Calderone, hanno dichiarato di non essere “disposti a recedere”.
Sulla questione si è detto soddisfatto, il commissario per la Lega Matteo Francilia. «Esprimiamo soddisfazione –ha dichiarato- su come il tavolo del centrodestra, con maturità, sta portando avanti le trattative. Trattative fondate non soltanto sui nomi, ma in primis sui programmi e sull’idea di sviluppo dei comuni. Su Milazzo è stata raggiunta un’intesa sul candidato della, Lega Damiano Maisano, e questo ci fa piacere. Ci viene riconosciuto un lavoro importante, fatto sul territorio da più di un anno e mezzo, testimoniato non soltanto da tantissime iniziative ma anche dall’enorme consenso raccolto su quel territorio. La Lega terrà lo stesso atteggiamento su Barcellona. La stessa lealtà che ci è stata mostrata per quanto concerne Milazzo, la metteremo in campo anche noi nei confronti degli alleati su Barcellona.Faremo di tutto affinché si possa trovare anche in questo comune la sintesi e si scelga una persona incarni il programma che tutta la coalizione ha in mente per lo sviluppo della città».
Ma se dalla Lega giungono dichiarazioni positive, sulla scelta dei nomi, non si fanno attendere quelle di parere opposto.
«Quanto emerge in riferimento alle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo palesa alcune criticità che vanno chiarite. Lo ritengo indispensabile per evitare speculazioni e rappresentazioni distorte delle realtà». È quanto dichiarato dal capogruppo all’Ars di Ora Sicilia, Luigi Genovese.
«Nell’ultima settimana ho partecipato a due distinti incontri a cui erano presenti assessori, deputati regionali e nazionali in rappresentanza di tutte le anime del centrodestra –dichiara ancora Genovese- Il fine di queste riunioni era la ricerca di un percorso sinergico, come presupposto necessario per la scelta di profili adatti alla candidatura a sindaco nei due comuni della provincia tirrenica. Ma il primo messaggio, lampante, era già arrivato dagli assenti ingiustificati a quegli incontri. Quel messaggio era chiaro: le scelte erano già state deliberate altrove, a quanto pare».
La candidatura di Maisano e Calabrò, dunque, non avrebbe ancora ottenuto una risposta coesa da tutti gli alleati di centrodestra. Una questione, questa, sulla quale si è dibattuto anche nel corso dell’incontro presso il comune mamertino.
«Quanto emerge in questi giorni palesa una visione per così dire “alternativa” del principio stesso di coalizione –conclude Genovese- una visione che sconoscevo, fondata su una logica spiazzante: decidere aprioristicamente senza consultare gli alleati. Alleati che evidentemente non vengono considerati tali, vanificando pertanto il senso stesso degli incontri in questione. Questo non è accettabile: un’alleanza si basa sulla concertazione, non di certo sulla prevaricazione legata alla singolare idea che esistano gerarchie preordinate».
I nomi dei due candidati, giunti nel corso delle ultime ore, sono stati argomento anche di una dichiarazione congiunta delle responsabili per la provincia di Messina di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo ed Elvira Amata. Al centro del dibattito vi sarebbe il mancato confronto e una concertazione di intenti che non avrebbe trovato sinergia su più livelli.
«Ieri sera abbiamo avuto modo di interfacciarci con i colleghi chiamati a rappresentare le rispettive forze politiche della coalizione, certi che presto ci saremmo aggiornatati per proseguire il dibattito a riguardo –dichiarano Bucalo e Amata- Pertanto, scoprire oggi che Calderone e Catalfamo hanno già espresso pubblicamente una posizione netta, indipendentemente da quanto emerso sino ad ora dai confronti, appare quantomeno sorprendente, nell’accezione peggiore».
Bucalo e Amata hanno quindi concluso: «Ci preme chiarire che non esiste da parte nostra alcun pregiudizio nei riguardi di Calabrò e di Maisano. Riteniamo tuttavia essenziale che siano rispettati i principi del dialogo e della condivisione, che sono ovvi all’interno di un gruppo nel quale coesistono diverse anime. È importante per noi tutti e per la comunità, che i colleghi deputati facciano chiarezza tanto da non lasciar dubbi circa le intenzioni di Lega e Forza Italia, poiché se si è trattato di un fraintendimento prontamente andrà rettificato; diversamente si procederà per strade diverse come appare obbligato laddove il nostro modus operandi non è né mai sarà quello di accettare passivamente imposizioni che bypassano il dialogo e il confronto».
Si tornerà, quindi, al tavolo delle trattative? O sui nomi dei candidati la coalizione di centrodestra riuscirà a ricompattarsi? Bisognerà attendere e osservare come si evolverà lo scenario politico, nel corso dei prossimi giorni.