L’occupazione è scattata alle prime luci dell’alba. Una decina di famiglie senza casa, nuclei in lista per una casa popolare, sfrattati per morosità incolpevole, persone bisognose di avere un tetto sulla testa, tantissime donne e bambini, hanno occupato, col sostegno dell'Unione Inquilini e di militanti di Rifondazione Comunista, lo stabile dell’ ex caserma carabinieri in via Gesù e Maria in San Leone, sopra Piazza San Vincenzo. Nell’indifferenza e nell’incapacità di dare risposte queste famiglie affermano il diritto alla sopravvivenza. “ Non è solo un problema di lotta alla povertà e all'indigenza- scrive Alfredo Crupi,segretario Federazione Prc- Bisogna puntare il dito contro la profonda ingiustizia di un sistema che, a Messina come in tutta Italia, vede da un lato immensi patrimoni immobiliari nelle mani di pochi grandi proprietari che vivono di rendita, dall'altro tantissime persone che non riescono ad accedere al diritto alla casa, o vengono sfrattate per aver perso il lavoro a causa della crisi. In Italia i governi che si sono succeduti dal 2008 in avanti hanno sposato politiche di austerità più dure che nel resto d'Europa ed ha abbandonato qualsiasi politica per la casa a favore dei ceti più deboli, dei giovani, dei lavoratori, cosa che invece altri governi europei hanno fatto. Il governo Renzi, con lo sblocca Italia, invece di aiutare gli indigenti e i bisognosi, si è preoccupato solo di favorire la grande speculazione edilizia a danno della tutela del territorio. I senza casa che occupano locali inutilizzati da tempo raccolgono idealmente il testimone delle masse contadine che a più riprese, e da ultimo nel secondo dopoguerra, condussero una grandiosa battaglia di giustizia, di civiltà e di progresso, occupando le terre incolte che appartenevano ai grandi latifondisti. La Federazione di Messina del Prc manifesta dunque piena solidarietà agli occupanti e si dichiara al loro fianco”.
I locali occupati sono quelli dell’ex caserma dei Carabinieri che è inutilizzata, mentre nel frattempo decine di famiglie non hanno un tetto. Ad allarmare è soprattutto il numero delle donne e dei bambini che in una città che va sempre più impoverendosi risultano la fascia più debole della popolazione. Tra loro ci sono i morosi incolpevoli, penalizzati anche dalla normativa regionale, sfrattati, senza tetto.
“Anche l’OR.S.A. è solidale con gli occupanti e sostiene l’azione dell’Unione Inquilini, costretta a rispondere con azioni dirette all’inconsistente amministrazione pubblica che consente di tenere chiusi interi stabili inutilizzati mentre le famiglie, con bambini al seguito, dormono per strada- si legge nella nota del segretario regionale Mariano Massaro- Invitiamo le istituzioni ad astenersi dalle già viste azioni giustizialiste contro chi prova ad alleviare le sofferenze dei concittadini senza casa e senza reddito, cui sono negati anche i basilari diritti dell’uomo. La vera azione di giustizia che vorremmo vedere è l’impegno serio del Comune e delle altre istituzioni competenti che si perdono nelle viscere della burocrazia e delle regole fini a se stesse, mentre poveri e senza tetto aumentano ogni giorno. E’ necessario intervenire con ordinanze mirate per impedire che interi stabili, pubblici e privati, restino inutilizzati in preda all’incuria, mentre dal basso si rivendica il diritto di vivere dignitosamente sotto un tetto. La confederazione OR.S.A. Sicilia è al fianco dei senza tetto e dell’Unione Inquilini senza se e senza ma e prenderà parte ad ogni azione utile per tutelare il principio inalienabile del diritto alla casa.”