MESSINA – “Manca l’acqua”: diamo voce ai disagi dei cittadini. La volontà è quella non solo d’esprimere vicinanza a chi vive situazioni difficili. Ma anche di offrire un piccolo contributo affinché non si perda o si ritrovi, da parte di chi si trova in emergenza, la fiducia nelle istituzioni e nella loro vicinanza. Il nostro non è un messaggio populista, insomma. Ma un tentativo, coerente con l’essenza della nostra testata, di ascoltare il grido d’aiuto di chi esprime legittimamente il proprio malessere. Ed è un grido d’aiuto a cui va data risposta sia qui e ora, sia in modo strutturale.
Abbiamo ricevuto messaggi per la mancata erogazione del’acqua relativi a queste zone: Viale Regina Elena; Rione Ogliastri zona A, con questo commento: “Terzo giorno di erogazione idrica alternata prevista dalle ore 5 alle ore 11. Acqua totalmente assente. Proviamo a richiedere un approvvigionamento con autobotte. Non possiamo continuare così”. E ancora: “Annunziata, vicino alla scuola Bisazza, oggi (ieri 9 agosto, n.d.r.) zona A, alle 7.30, non c’è più acqua. Come facciamo? Così rimaniamo due giorni senza acqua. Il serbatoio non si è riempito”.
“Oggi (9 agosto, n.d.r.), contrariamente alle rassicurazioni degli ultimi giorni, in via Cuba 3, il risveglio è stato desolante. Pur essendo in Zona A, la pressione, ancora adesso (sono le 9.00 del mattino), è totalmente insufficiente al riempimento dei serbatoi. Nel condominio sono presenti bambini e anziani. E il mancato rispetto della distribuzione programmata fa più danni del nulla”.
“Al Cep (alto), quando arriva, neanche la lavatrice riesce a partire. Prima dei tanti lavori programmati per acqua h24 arrivava mezza giornata e si riempiva un po’ il serbatoio”.
“In questo periodo “dell’orrore”, nella speranza che tramite voi possa giungere forte e chiaro quanto meno l’eco della mia rabbia e della mia indignazione. Abito in pieno centro città, il cosiddetto “salotto buono”, che al contrario viene trattato come spazzatura. Ogni mattina (più o meno) abbiamo l’acqua per circa un’ora, a volte anche meno, e dopo la genialata della suddivisione delle zone siamo drasticamente scesi a mezz’ora. Inutile dirvi quante volte al giorno cerco di contattare Amam e Coc, le quali alla mia richiesta di chiarimenti rispondono entrambe… il nulla. Ti danno risposte vaghe e poco esaustive. Per cui chiudi la comunicazione più depressa e sola di prima. Vorrei fare presente che siamo soli ed esasperati. Abbiamo bisogno di una voce libera e pulita che dia sostegno a noi poveri messinesi umiliati da decenni di malgoverno””.
“Noto che ormai da voi si scrive molto sulla carenza idrica a Messina. Tuttavia poco si scrive sui guasti che portano a perdite d’acqua in strada anche abbastanza rilevanti (in realtà abbiamo scritto diverse volte e pubblicato diverse segnalazioni sul tema, n.d.r.). Faccio l’esempio di due perdite d’acqua presenti da circa un mese a S. Stefano Medio: una in via Comunale e un’altra in via S. Nicolò Vico II. Nonostante le diverse segnalazioni all’Amam negli ultimi 20 giorni, anche a mezzo pec, mail e attraverso il numero della protezione civile (visto che al numero telefonico riservato alle segnalazioni di guasti Amam non ho avuto risposta), non è stato mandato nessuno per le dovute riparazioni. Intanto l’acqua continua a scorrere in strada, con possibili danni alle strutture circostanti”.
“Dal famoso 2015, quando restammo per oltre venti giorni senz’acqua, la città vive in condizioni veramente pietose. Come cittadino, da tempo ho perso la fiducia in coloro i quali ci rappresentano politicamente sia a livello nazionale, sia locale. Da mesi si prospettava il rischio di un’ estate senz’acqua e puntualmente il problema è esploso nella sua drammaticità. Purtroppo come cittadini ci aspettavamo che il problema venisse affrontato e almeno risolto. Invece viviamo in condizioni sempre più disastrate. Razionando l’acqua, a giorni alterni, in molte parti della città, e non garantendo neanche le ore stabilite, oltre che la pressione, la situazione dei quartieri come il mio, il Quartiere lombardo, è decisamente peggiorata. Da sempre soffriamo di penuria d’acqua, in inverno e in estate, e la situazione è andata peggiorando di giorno in giorno. Tante promesse, tanti tavoli tecnici, tante parole, ma fatti zero”.
Sono solo alcuni degli esempi più recenti come messaggi. E risulta fondamentale ascoltare ogni voce.