“Le zone cittadine che sono rimaste al buio perché vittime dei ladri dei cavi in rame ormai non si contano più e ritengo che non solo Palazzo Zanca debba correre ai ripari ma, trattandosi di seri problemi per la sicurezza e l'ordine pubblico, anche la Prefettura”. Il consigliere comunale Libero Gioveni denuncia l'ennesimo disservizio alla pubblica illuminazione in città dovuto agli ormai cronici e abituali furti dei cavi di rame in una zona del rione Gescal.
“Anche buona parte di questo villaggio, purtroppo – spiega Gioveni – fa parte adesso del lungo elenco di zone cittadine a cui gli ormai famosi ladri di rame hanno sottratto i cavi di alimentazione dell'impianto, generando gravi disagi ai relativi residenti rimasti al buio. Si ricorderanno nell'ultimo anno e mezzo, infatti – evidenzia il consigliere – la parte alta di via Palermo, contrada Citola all'Annunziata, il Quartiere Lombardo, salita villa Contino, la via Catara Lettieri, la via Del Santo, villa Dante, Provinciale e in ultimo Faro Superiore. E non si possono certamente addossare delle responsabilità al Dipartimento competente per i ritardi sul ripristino degli impianti – afferma l'esponente Udc – perché continuando di questo passo, a fronte anche di una disponibilità limitata di risorse, rischia di diventare impresa titanica far fronte a questo genere di emergenze. Tuttavia – denuncia Gioveni – anche per Gescal i rischi per la sicurezza degli abitanti sono davvero elevati visto che ultimamente pare si siano verificati anche furti di autovetture. Pertanto – conclude il consigliere comunale – nel chiedere ai tecnici del Dipartimento di provvedere prima possibile al ripristino dell'impianto di pubblica illuminazione in questa frazione del rione Gescal rimasta al buio attingendo anche e soprattutto dai nuovi introiti della Tasi, auspico anche la convocazione di un tavolo di confronto con la Prefettura per studiare e mettere in campo un piano che fronteggi definitivamente l'azione balorda dei ladri di rame a garanzia della pubblica sicurezza”.