Sostegno al sindaco, nell’interesse della città. Però… Il Pd, un po’ a sorpresa, dichiara di sostenere l’appello lanciato dal sindaco Buzzanca al governo nazionale e a quello regionale per l’ottenimento delle risorse che spettano alla città. «Come forza politica responsabile – afferma il segretario cittadino Giuseppe Grioli in una nota – non possiamo che fare gli interessi della città». Ma di “però” ce ne sono tanti. A partire dal fatto che «il sindaco non può chiedere al Pd di condividere il suo giudizio sul lavoro svolto dalla sua Amministrazione in questi quattro anni. Buzzanca si è presentato alla città nel 2008 ostentando l’amicizia con il governo Berlusconi e invitando i messinesi al voto utile per la città. Ebbene ci chiediamo perchè Buzzanca da commissario straordinario per l’emergenza viabilità, soggetto ad Opcm e quindi a poteri di natura statuale, non ha preteso e ottenuto dal governo Berlusconi i 24 milioni di euro necessari per il completamento degli svincoli di Giostra-Annunziata, oggi sottratti al bilancio comunale. E perchè lo stesso governo nazionale distribuiva regalie da centinaia di milioni di euro a Catania e Palermo mentre a Messina per opere pubbliche importanti neanche le briciole?».
Proprio sui 24 milioni di euro prelevati dal bilancio del Comune per gli svincoli e divenuti il motivo principe dello sforamento del patto di stabilità, Grioli apre una “dolorosa” parentesi, dicendosi «costretto» a segnalare che «non sono stati neanche autorizzati in deroga alle regole del patto di stabilità da parte dell’ex governo amico. Quindi niente soldi, e niente deroga al patto di stabilità. Tutto questo era conosciuto da tempo ed oggi si cerca di trovare giustificazioni. Sono domande legittime – prosegue il segretario cittadino del Pd – da parte di una forza politica che ha richiesto, concordato e ottenuto il poteri straordinari per emergenza viabilità dal governo Prodi gli stessi poteri che oggi sono in capo al sindaco».
Il giudizio complessivo nei confronti dell’Amministrazione è pessimo: secondo Grioli «non ha governato, non ha compiuto quelle scelte necessarie per risanare il bilancio dell’ente, ha nascosto i problemi che oggi si ritrovano aggravati dai tagli massicci dei fondi strutturali di Stato e Regione. Siamo alla vigilia di un dissesto economico che può determinare forti tensioni sociali. A rischio c’è la stabilità economica di tante famiglie messinesi e la qualità della vita dell’intera comunità cittadina. Sia sul fronte dell’entrate che su quello delle spese l’amministrazione comunale non ha portato alcun risultato e sul fronte del rapporto con le società partecipate oggi porta come trofeo la liquidazione di Atm e Messinambiente senza strategie per il futuro e senza quelle scelte aziendali che il Pd ha proposto ufficialmente e mai accolte dalla maggioranza». Proprio il partito di opposizione, nei giorni scorsi, ha presentato formale richiesta al presidente del consiglio comunale, con la quale si chiede di convocare il Consiglio con gli stati generali di Palazzo Zanca e affrontare le questioni gravi sollevate dalla Corte dei Conti. Alla presenza del sindaco, ovviamente.
Preoccupazione traspare anche dalla nota di Daniele Ialacqua, coordinatore del circolo “Matteo Cucinotta” di Sinistra Ecologia Libertà. «Le lettere inviate dal sindaco Buzzanca a Monti e Lombardo – dichiara Ialacqua – confermano una situazione di dissesto del Comune di Messina da tempo da noi denunciata e che in questi anni non è stata adeguatamente affrontata. Nel 2008 lo stesso sindaco aveva dichiarato di avere trovato le casse comunali, a suo dire, in una situazione disastrosa, indicando nella programmazione, nelle dismissioni e nel risanamento delle partecipate gli strumenti per far fronte alla difficile situazione. Visti i risultati ci sembra sia arrivato il momento, dopo la liquidazione di Messinambiente e dell’Atm, di avviare a liquidazione anche la giunta Buzzanca ed aprire una nuova fase per la città di Messina».