Il campanello d’allarme l’avevamo lanciato già ad Aprile. Le scarse precipitazioni cadute lo scorso inverno sul catanese erano un chiaro segno premonitore. Ma soprattutto le mancate nevicate lungo le pendici dell’Etna hanno ridotto sensibilmente la portata dei corsi d’acqua del Fiumefreddo e dell’Alcantara, dal quale dipendono i principali approvvigionamenti idrici della città. Questa penuria d’acqua, già significativa nel corso della scorsa primavera, è esplosa tutto di un colpo nel bel mezzo della stagione estiva, la più secca dell’anno, quando le piogge diventano una rarità. Ed è proprio in questo periodo che si pagano tutte le conseguenze di una stagione invernale avara di precipitazioni che lascia a secco l’intera città. Addirittura in diverse zone della città, in particolare lungo i sobborghi collinari e nei villaggi più periferici, i rubinetti rimangono a secco per interi giorni a causa della significativa diminuzione della portata d’acqua. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente se entro l’ultima settimana di Settembre, sulle pendici dell’Etna, non arrivano le tanto invocate precipitazioni. Il rischio che anche il mese di Settembre si possa rilevare particolarmente secco si fa sempre più concreta. Difatti, stando alle ultime elaborazioni dei modelli nel lungo termine, nel mese di Settembre, le piovose perturbazioni provenienti dall’Atlantico dovrebbero mantenere una traiettoria piuttosto elevata di latitudine, scorrendo fra l’Europa centrale e le regioni settentrionali. Le regioni meridionali, in tale contesto, dovrebbero rimanere inglobate sotto la protezione degli anticicloni sub-tropicali che dominano sulla fascia sahariana, che apportano condizioni di tempo stabile e soleggiato, almeno fino all’ultima decade di Settembre. Quindi nessuna fase piovosa degna di nota, in grado di colmare la grave penuria idrica, si intravede all’orizzonte. L’emergere del fenomeno atmosferico di “El Nino” sopra il Pacifico equatoriale potrebbe portare ulteriori conseguenze. E se anche Ottobre presenterà le stesse caratteristiche di Settembre la situazione rischia concretamente di divenire critica. Anche perché senza abbondanti e copiose precipitazioni l’Alcantara e il Fiumefreddo entreranno in magra. Situazione molto simile a quella osservata durante le gravissime siccità degli anni 80, quando la carenza d'acqua cagionò enormi disagi.
Daniele Ingemi