Sono 96 i ragazzi, tutti sotto i 18 anni, minori stranieri non accompagnati, che da settimane vivono all’interno della tendopoli del PalaNebiolo dell’Annunziata e per cui, da più parti, si continua a chiedere di trovare urgentemente una soluzione.
Nigeriani, eritrei, giovani subsahariani, tanti bambini che mangiano e dormono nelle tende, in condizioni quasi “disumane” considerando anche le temperature ed il maltempo che da giorni imperversano in città.
A prendere in mano la situazione dovrebbero essere i Servizi Sociali del Comune di Messina considerando che la competenza è loro, eppure ancora nulla è stato fatto.
Più volte la Prefettura ha scritto al Sindaco Renato Accorinti “pressando” affinché si prendano soluzioni urgenti, fino alla scorsa settimana quando dal Palazzo del Governo è partita l’ennesima richiesta.
Fino ad oggi, ognuno ha cercato di “mettere una pezza” in attesa che dall’assessore ai Servizi Sociali, Nino Mantineo, arrivasse qualche direttiva. La stessa Prefettura si è fin dall’inizio attivata per non lasciare i minori in “mezzo ad una strada”, seppur la competenza non fosse sua, indicando il PalaNebiolo come situazione estremamente temporanea.
Eppure, da allora, sono trascorse settimane e settimane.
“Confido solo nel Sindaco Accorinti, la situazione è ormai al collasso”, ha dichiarato Clelia Mariano, esperta in mediazione culturale del Comune, che da un anno si batte e si spende in prima persona per aiutare i migranti, soprattutto i minori, sbarcati in città. “Adesso bisogna intervenire – ha continuato – anche perché tra poco arriveranno anche donne e l’attenzione deve essere massima. Aspetterò qualche altro giorno, poi prenderò anche io una decisione definitiva”.
La questione “minori non accompagnati” è ormai al collasso, una miccia pronta ad esplodere. Il dirigente del dipartimento Politiche Sociali, Giovanni Bruno, ha dichiarato che mancano i fondi per trovare una nuova sistemazione, nonostante diverse associazioni avessero messo sul tavolo la possibilità di utilizzare proprie palestre o strutture. Possibilità a cui è sempre stato risposto “no”.
Così, nel rimpallo di responsabilità, la situazione al PalaNebiolo rischia di rimanere al palo, i bambini sono ancora dentro le tende aiutati solo da volontari, tutori, “angeli”.
Veronica Crocitti