MILAZZO – La mancanza di personale presso il reparto di ostetricia dell’ospedale Fogliani di Milazzo e, contestualmente, la temporanea ricollocazione del pronto soccorso, continuano a tenere banco nella città del Capo.
Il sindaco mamertino Pippo Midili, infatti, ha portato la questione in consiglio comunale e, successivamente, in una riunione che ha visto coinvolti i sindaci dei comuni di S. Lucia del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Monforte S. Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, S. Filippo del Mela, S. Pier Niceto, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico.
Compatte le forze politiche in consiglio nel cercare di trovare una soluzione, seppur ciascuno con proposte e opinioni diverse. Il presidente del consiglio comunale, Alessandro Oliva, ha richiesto un consiglio comunale aperto presso l’aula magna del Fogliani, bisognerà adesso attendere una risposta da parte della direzione sanitaria.
Intanto, nel corso dell’incontro tra i sindaci dei comuni del Distretto Socio-Sanitario D27 si è stabilito che una delegazione presenzierà all’audizione in sesta commissione Sanità dell’Ars, richiesta dal sindaco di Milazzo. Le linee d’azione, hanno detto i sindaci, saranno tanto propositive quanto di protesta sino a quando non si troverà una soluzione alle problematiche dell’ospedale mamertino. In tal senso, sarà richiesto un nuovo incontro di confronto con l’Asp di Messina.
«Il vaso è ormai colmo –dichiarano di concerto i sindaci del distretto– ed è pertanto necessario assumere una posizione forte e decisa, che al di là del colore politico o di qualsiasi altro aspetto, sia finalizzata a dare delle risposte certe ai nostri cittadini per evitare che gli stessi perdano fiducia nei confronti delle istituzioni. I due incontri a Messina con l’Asp e a Palermo in commissione dovranno essere decisivi per ricevere quei riscontri che occorrono per far sì che questo comprensorio di oltre centomila abitanti, possa fruire di un servizio sanitario nelle strutture di Milazzo e Barcellona efficiente e funzionale e al tempo stesso far comprendere che questa provincia non può essere la prima a subire penalizzazioni».