MESSINA – Il rischio è alto ed è quello del collasso di numerosi reparti che rischiano di chiudere per l’assenza di personale sanitario e socio sanitario di molti profili professionali, con particolare riguardo per gli infermieri e per gli Oss. La Cisl Fp lancia l’allarme sulla carenza di organico al Policlinico universitario Gaetano Martino e scrive ai vertici dell’azienda e per conoscenza all’assessorato regionale alla salute chiedendo interventi urgenti a tutela del personale, sottoposto a carichi di lavoro impressionanti, e della salute dei cittadini.
“I nostri associati nei vari reparti, servizi e blocchi operatori – denunciano la segretaria generale Giovanna Bicchieri (nella foto) e Salvatore Feliciotto, responsabile dipartimento policlinico Universitario del sindacato – rasentano il crollo psicofisico e manifestano un importante malessere lavorativo per le copiose disposizioni di servizio, per i turni di reperibilità che superano di gran lunga i sette previsti dal contratto, per il disagio procurato dai continui ricoveri soprannumerari e per le costanti, quasi programmate sostituzioni del personale presso reparti diversi da quello di loro appartenenza”.
“Ogni giorno – proseguono Bicchieri e Feliciotto – ci pervengono lamentele per le ormai insostenibili condizioni di lavoro di molteplici Reparti e Servizi. Gli Infermieri del Blocco operatorio di ortopedia nel mese in corso avranno ciascuno ben 9 reperibilità a fronte delle 11 che si è attribuito il Coordinatore infermieristico. Gli Infermieri del Blocco operatorio materno infantile in atto effettuano mensilmente almeno otto reperibilità più continui, giornalieri ordini di servizio per sostituire come jolly il personale assente o carente in altri Servizi ed unità operative. Nel Reparto di terapia intensiva neonatale i posti letto occupati sono 19 rispetto al numero esiguo di professionisti della Salute e del Personale Sanitario a vario titolo”.
“Ci chiediamo – precisano Bicchieri e Feliciotto – dove sono finiti i soldi del tetto di spesa assunzionale per i posti vacanti in dotazione organica? Per quale ragione i fondi di contrattazione non sono stati rideterminati sul numero di teste in servizio? Come mai, nonostante gli obblighi imposti dalla Legge e dalle più recenti Direttive Assessoriali non si è pensato di aggiornare il piano del Fabbisogno Triennale Aziendale fermo addirittura all’anno 2021?”.
“Al cospetto delle gravi problematiche palesate, che rischiano di declinare sul mancato raggiungimento dei Lea, in reparti fondamentali per la tutela della Salute e parimenti di pregiudicare gli inviolabili Diritti dei Dipendenti – concludono Bicchieri e Feliciotto – invitiamo l’assessore regionale della Salute, ad intervenire autorevolmente e con urgenza nel merito, approfondendo tutte le criticità evidenziate, allo scopo di sanarle definitivamente e a fare luce sull’utilizzo dei Fondi di contrattazione dei dipendenti del Comparto, sul tetto di spesa assunzionale e sulle motivazioni che hanno indotto l’Azienda a non aggiornare il Piano del fabbisogno triennale aziendale e a non stabilizzare i precari su posto vacante. Oramai, la misura è colma, per cui nostro malgrado, se non si troveranno a breve stretto giro le necessarie soluzioni per ripristinare un clima di benessere lavorativo, di sicurezza sul luogo di lavoro, presso l’AOU Policlinico di Messina, saremo obbligati, nostro malgrado entro cinque giorni dal ricevimento della presente, a rivolgerci presso tutte le opportune e competenti sedi”.