Pesa come un macigno il rischio di sciopero generale dei servizi di igiene ambientale previsto per martedì 18 settembre in tutta la provincia di Messina.
Le cause dello sciopero ricadono nel perpetuato non pagamento degli stipendi. A incrociare le braccia saranno Ato Me 1, Ato Me 2, Ato Me 4 e Messinambiente Messina e Taormina.
“È una situazione paradossale quella venutasi a creare nella nostra provincia che rischia di aggravarsi di giorno in giorno, si corre il ragionevole rischio di una vera e propria emergenza rifiuti – commentano Fp Cigl, Fit Cisl E UilTrasporti -. A farne le spese i cittadini, costretti a vivere con cumuli di immondizia e i lavoratori che non percepiscono gli stipendi ormai da troppi mesi”.
La ditta Dusty, la società catanese che gestisce in appalto l’Ato Me 2, nei giorni scorsi ha minacciato il licenziamento di tutte le maestranze in quanto, secondo quanto dichiarato, vanterebbe un credito di oltre 8 milioni di euro nei confronti dell’Ato Me 2 e dei comuni ricadenti nell’ambito.
I lavoratori sarebbero in arretrato degli stipendi di Febbraio, Marzo, Giugno, Luglio e Agosto. Un po’ meglio per i comuni come Barcellona e Milazzo che hanno firmato i contratti di subentro con la Dusty: i lavoratori in servizio presso questi centri sono in arretrato soltanto degli stipendi di Febbraio e Marzo.
“Gli altri sindaci del territorio d’ambito dell’Ato Me 2 si rifiutano di sottoscrivere i contratti di subentro adducendo la motivazione che singoli Comuni non possono accettare di sottoscrivere contratti contenenti pattuizioni “leonine” a danno dei propri bilanci”, fanno sapere gli organizzatori sindacali.
Anche Messinambiente vanta dal comune di Taormina un credito di 4 milioni di euro, mentre il comune di Messina sta attendendo i trasferimenti Stato-Regione per poter effettuare i pagamenti. “Trasferimenti che verosimilmente dovrebbero arrivare nelle casse comunali tra una o due settimane – dichiarano le organizzazioni sindacali –. In buona sostanza, lo stipendio di agosto verrà percepito a ottobre. Tale situazione crea tensione specialmente nei lavoratori monoreddito che non sono in grado di sostenere le proprie famiglie”.
La preoccupazione è forte e da lunedì i sindacati terranno assemblee in tutti i centri operativi della provincia di Messina. Se non arriveranno risposte concrete, le proteste culmineranno con lo sciopero generale di martedì 18 settembre.