I presidenti dei 6 quartieri stroncano l’amministrazione: “Approssimazione e disinteresse”

Enzo Messina, Nuccio Zullo, Natale Cucè, Francesco Palano Quero, Santino Morabito, Orazio Laganà. Tutti uniti in un documento di fuoco contro l'amministrazione comunale. I presidenti delle sei circoscrizioni cittadine in queste settimane soffrono insieme ai cittadini per un'emergenza rifiuti che lega la città da nord a sud e che Messinambiente, nonostante l'impegno, fatica a superare.

I villaggi non ce la fanno più, in questi ultimi giorni oltre alle montagne di spazzatura si è aggiunto il pericolo per la salute per cassonetti e sacchetti dati alle fiamme.

Il caldo rende poi tutto più difficile da sopportare, la sporcizia è ormai ai limiti della decenza, la gente chiede risposte e loro, i presidenti dei quartieri, non sanno cosa rispondere. Doveva servire a questo la conferenza dei presidenti convocata per mercoledì pomeriggio dal Commissario Liquidatore di Messinambiente, congiuntamente all’Assessore al Verde Daniele Ialacqua: affrontare l’attuale emergenza spazzatura, concordare tempi e modalità di intervento per il diserbo già in grande ritardo e, infine, conoscere nel dettaglio e formalmente gli intendimenti dell’Amministrazione comunale per la gestione dei servizi ambientali, ultimamente ed ulteriormente prorogati a Messinambiente.

I presidenti raccontano che dopo aver atteso un'ora e un quarto che finisse una riunione hanno appreso da un'ambasciata del Commissario Ciacci e non dal diretto interessato, che l'Assessore era andato via per "un'emergenza". Un comportamento ritenuto irrispettoso e ingiustificabile verso le Istituzioni e soprattutto verso tutta la cittadinanza, che insieme ai consigli, rappresentano.



"I Presidenti hanno atteso pazientemente per poter dare risposte concrete e veritiere ai cittadini e chi rappresenta l'amministrazione avrebbe avuto il dovere di spiegare le ragioni della sua assenza".

Tornando al merito dell’incontro, la Conferenza ha preso atto dell’approssimazione e dell’incertezza delle decisioni dell'amministrazione in tema di affidamento dei servizi ambientali; difatti, dopo aver avviato l’iter per la costituzione della Multiservizi con delibera di giunta dello scorso 31 marzo non è stata ancora nominata, come si evince dal dispositivo della delibera, la Commissione tecnica che avrebbe dovuto produrre la documentazione a supporto e a sostegno, giuridico, amministrativo e finanziario, di questo percorso; ancora, l’amministrazione ha ulteriormente prorogato questa fase interlocutoria, che doveva concludersi il 30 giugno, lasciando l’attuale gestore Messinambiente nella condizione odierna di Liquidazione e Cessazione, in cui non è nelle condizioni neppure di noleggiare i mezzi utili per recuperare la spazzatura a terra in tempi celeri e, infine, ha ripiegato sull’affidamento temporaneo del servizio all’Amam, atti che sono adesso al vaglio del consiglio comunale.

"La mancanza di certezza lascia i lavoratori nell’ansia e rende impossibile programmare gli interventi e assicurare i servizi e il raggiungimento dell’obiettivo di renderli efficaci ed efficienti" dicono i presidenti all'unanimità mettendo sul tavolo un'alternativa drastica: qualora Messinambiente non riuscisse a bonificare la città dalla spazzatura entro e non oltre l’inizio della prossima settimana, chiedono al sindaco di procedere ad un affidamento emergenziale temporaneo ad altra società, secondo le prerogative e le procedure previste dalle normative vigenti.

Nel caso di inerzia la Conferenza dei Presidenti dichiara che si autodeterminerà a investire della questione il Prefetto di Messina, richiedendo che agisca con i poteri sostitutivi.

La Conferenza dei Presidenti, infine, considerato il notevole ritardo alla prevista programmazione, ritiene non più procrastinabile avviare gli interventi di scerbatura e, avendo i rispettivi Consigli approvato gli indirizzi relativi, chiede con urgenza che si proceda con più squadre, coinvolgendo i lavoratori dell’Ato3, di Messinambiente o dell’Amam.

"La città e i sui cittadini non hanno più la pazienza di attendere e non vogliono trascorrere un’altra estate sommersi dalla sporcizia, dalle erbacce e, soprattutto, dalla spazzatura".