La vertenza Ato2 sbarca a Palermo, si resta in attesa di uno stipendio

Una condizione assoluta e imprescindibile: pagare subito almeno uno stipendio ai 120 lavoratori della Dusty che sono senza soldi da ormai 12 mesi. E’ stata questa la richiesta dei sindacati che ieri a Palermo hanno incontrato l’Assessore regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità Nicolò Marino insieme al Direttore del Dipartimento Energia e Rifiuti Marco Lupo. La vertenza che sta mettendo in ginocchio centinaia di lavoratori che da mesi e mesi non prendono lo stipendio è sbarcata a Palermo e adesso sarà la Regione a vigilare su cosa sta accadendo nei comuni che fanno parte dell’AtoMe2 e che in questo momento contano tonnellate di immondizia accatastate per le strade a causa dello stop del servizio che va avanti ormai da giorni. La segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè, insieme ai rappresentanti sindacali di Cisl e Uil, ha spiegato senza mezzi termini che i lavoratori sono davvero alla canna del gas e che si deve provvedere subito a ristabilire una situazione di legalità che evidentemente è mancata nella gestione dei rifiuti. Troppi comuni che fanno parte dell’Ato 2 non pagano per avere il servizio e ciò ha creato un inevitabile corto circuito nella corresponsione degli stipendi ai lavoratori. Dei 38 comuni inseriti nell’Ato2 ieri alla riunione si sono presentati però solo circa quindici sindaci, la maggior parte dei quali in regola con i pagamenti e dunque beffati doppiamente da questa situazione in cui si trovano coinvolti nonostante abbiano tutti i requisiti in regola per pretendere un servizio di raccolta rifiuti degno di questo nome. La situazione, in buona sostanza, è questa: i Comuni non pagano l’Ato che a sua volta è in gravi difficoltà economiche e non è in grado di girare le somme alla Dusty che di conseguenza lascia senza soldi i lavoratori. Lavoratori che si sono stancati e che da qualche giorno hanno interrotto i servizi di raccolta nei comuni che vanno da Villafranca Tirrena a Brolo. Alla Regione è stato chiesto prima di tutto di intervenire subito per sbloccare almeno uno stipendio e dare così un minimo di respiro ai lavoratori. Poi di monitorare e intervenire nel caso in cui quegli stessi sindaci inadempienti ricorrano all’affidamento del servizio ad altre ditte scatenando un inevitabile guerra tra lavoratori. L’assessore Marino e il Dirigente Lupo hanno garantito un intervento immediato con l’azienda e i sindaci per metterli in condizione di versare quanto dovuto. C’è da superare anche il rischio pignoramento delle somme una volta versate all’Ato, la Regione eviterà che si creino intoppi anche su questo fronte. Mercoledì ci sarà un nuovo incontro. Lo stipendio però dovrà arrivare il prima possibile, questa la condizione dettata da Cgil, Cisl e Uil. “Poi daremo tutto il tempo che serve per individuare le soluzioni per uscire dall’emergenza, ma i lavoratori non possono più aspettare”, ha dichiarato Clara Crocè al termine dell’incontro. Ormai dovrebbe essere davvero solo questione di ore.(Francesca Stornante)