L’emergenza è scongiurata. Almeno per il momento il problema è stato rinviato, ma servono soluzioni nel più beve tempo possibile. La discarica di Mazzarrà Sant’Andrea non chiuderà il 31 agosto. I Comuni che scaricano nel sito gestito da Tirrenoambiente possono tirare un sospiro di sollievo perché, come si temeva, non si ritroveranno con cataste di rifiuti per le strade e in piena emergenza sanitaria nel giro di pochi giorni. Anche Messina è fuori pericolo. Per la città dello Stretto la chiusura della discarica avrebbe rappresentato la mazzata finale, vista una situazione rifiuti che è già allarmante.
Tirrenoambiente è riuscita a recuperare alcuni spazi in cui sarà possibile scaricare la spazzatura almeno per un altro mese, al massimo un mese e mezzo. Il sito è ormai al limite della saturazione, la società lo fa presente alle Autorità competenti e a tutte le Istituzioni da oltre sei mesi, ad oggi però non ci sono soluzioni e lo stop delle autorizzazioni all’ampliamento della discarica imposto dalla Regione mette in crisi il futuro. Senza ampliamento i cancelli di Mazzarrà si chiuderanno nel giro di un mese e mezzo. Su questo fronte sarà decisiva la conferenza dei servizi che si terrà a Palermo il prossimo 2 settembre (vedi articolo correlato).
Ad inizio mese, a chiedere alla società di utilizzare tutti gli spazi utili è stata la Regione, naturalmente per evitare le drammatiche conseguenze a cui sarebbero andati incontri decine di Comuni. Tirrenoambiente si è dichiarata disponibile a “raschiare l’osso”, così ha dichiarato il presidente Antonello Crisafulli, perché comunque il sito è ormai quasi completamente saturo. Nei giorni scorsi la Regione ha inviato i suoi tecnici in sopralluogo a Mazzarrà per verificare lo stato dell’impianto, alla fine è arrivata la soluzione tampone che però allontana il problema solo di qualche settimana.
Domani dovrebbe saperne di più anche l’assessore Daniele Ialacqua che si recherà a Palermo per discutere delle due principali emergenze di questa estate messinese: acqua e spazzatura. Si attendono, purtroppo ormai da mesi, buone notizie sul finanziamento che farà partire la raccolta porta a porta nei villaggi messinesi. Intanto si continuano a fare i conti con una situazione difficile, anche se pian piano Messinambiente sta procedendo a ripulire tutte le zone della città maggiormente invase dai rifiuti. Le criticità restano tante. Dopo le relazioni della Prefettura e dell’Asp che hanno parlato senza mezzi di termini di serio rischio sanitario, i capigruppo consiliari di Palazzo Zanca oggi hanno scritto al Sindaco Accorinti, chiedendo di avviare con la massima urgenza la disinfestazione generale della città, la pulizia e disinfestazione straordinaria dei cassonetti, la derattizzazione e la deblattizazione dell'intera città.
E continuando a parlare di Messinambiente, arriva una precisazione dei sindacati che lunedì hanno disertato la riunione convocata dal commissario Alessio Ciacci, comunicando di essere disponibili dal prossimo 2 settembre. Una riunione importante in vista della riorganizzazione del lavoro e del servizio che Ciacci sta portando avanti, ma che per l’assenza dei sindacati è stata rinviata. Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti vogliono però spiegare i motivi dell’assenza: “i Segretari Provinciali del settore igiene e ambiente precisano aver rinviato la riunione di giorno 25 a Messinambiente per intempestività nel ricevimento della convocazione e quindi per impegni assunti precedentemente e non per non rinunciare agli ultimi giorni di ferie. Più volte abbiamo chiesto all' Azienda di concordare data e ora delle riunioni, per evitare proprio queste situazioni. Vista l'emergenza la nostra attività non si è mai fermata del tutto, neanche durante i giorni di ferie, e ricordiamo le numerose richieste d' incontro fatte da marzo ad oggi rimaste inevase su temi riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro, i problemi occupazionali e i rinnovi del contratto collettivo nazionale. Siamo sempre pronti al confronto con l' Azienda per apportare migliorie sia ai lavoratori che alla cittadinanza e non vorremmo che questa cosa fosse strumentalizzata per non affrontare problemi molto seri che invece ci preoccupano molto” hanno scritto Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. A questo punto si dà per scontato che il prossimo incontro vedrà tutti seduti al tavolo. Anche perché l’emergenza è adesso e le soluzioni servono immediatamente.
Francesca Stornante