La notizia del mancato avvio del servizio di trasporto e assistenza per gli studenti disabili delle scuole superiori di Messina e provincia aveva scatenato una pioggia di immediate e legittime reazioni. Sembrava che a pagare le prime conseguenze della soppressione delle Province dovessero essere proprio i più deboli, i ragazzi disabili che così sarebbero andati incontro a innumerevoli difficoltà. Palazzo dei Leoni però non è rimasto a guardare e la soluzione è stata trovata.
Il servizio ripartirà da domani, a comunicarlo sono la Cisl e la Cisl FP che hanno ricevuto notizie positive in tale direzione dagli uffici di Palazzo dei Leoni. Nei giorni scorsi il Commissario straordinario della Provincia regionale, Filippo Romano, aveva ipotizzato la soppressione del servizio per mancanza di risorse nel bilancio dell’Ente, servizio che nello scorso anno scolastico era stato effettuato dalla Cooperativa Genesi con un costo, per le casse provinciali, di circa 3 milioni di euro.
La Cisl aveva subito evidenziato come il servizio non fosse “marginale rispetto al diritto allo studio e all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità che diventa discriminazione se non potranno iniziare l’anno scolastico con i loro compagni”. E l’impegno assunto durante un incontro con i sindacati di trovare ogni possibile soluzione, attivando il servizio intanto con il carattere provvisorio per affrontare l’emergenza ma con l’obiettivo di un nuovo intervento straordinario della Regione per renderlo attivo e strutturato per tutto l’anno scolastico, si è concretizzato.
A fruire del servizio saranno 188 alunni per il trasporto e 300 assistiti nelle aule scolastiche durante le lezioni. “Questo – sottolineano i rappresentanti della Cisl e della Cisl Funzione Pubblica – significa anche la garanzia occupazionale per 38 autisti, 38 accompagnatori e 72 assistenti scolastici”.
Più critico invece il sindacato Sfida. La segretaria provinciale Maria Vitale si sofferma sul fatto che il servizio sarà erogato per 30 giorni e solo a 10 istituzioni scolastiche (7 in provincia e 3 in città), contro i 33 Istituti che ne usufruivano lo scorso anno scolastico.
“E’ evidente che molti alunni con disabilità e le loro famiglie continueranno a vivere notevoli disagi, considerato che il diritto allo studio a questi soggetti sarà garantito per un periodo limitato di tempo, altri invece, impossibilitati a raggiungere il loro Istituto, per mancanza di servizi, continueranno a rimanere a casa, con grave danno personale e familiare”.
Il sindacato Sfida invita i responsabili regionali e il Commissario Provinciale ad attivare tutte quelle procedure per superare ogni ostacolo e per dare risposte concrete alle famiglie che vivono la disabilità affinché i loro figli, usufruendo di tali servizi che consentono loro di raggiungere la scuola frequentata, possano esercitare quel diritto costituzionale che si configura come diritto inalienabile, qual è il diritto allo studio.