Era prevista per domani mattina, alle 10, all’hotel Royal. Ma la conferenza stampa indetta dalla Terminal Tremestieri non ci sarà. Terminal Tremestieri è la società, composta da Caronte e Tourist, Bluferries e Meridiano Lines, che gestisce il porto a sud della città, al momento ridotto ad un’unica invasatura funzionante.
Una breve nota, da parte degli armatori, ne spiega i motivi. “In considerazione del comunicato diramato dal Sindaco di Messina – si legge -, in cui invita tutti gli interlocutori, compresi gli armatori e il comando della polizia municipale, ad abbassare i toni e appreso che mercoledì 11 lo stesso ha indetto un’apposita riunione sull’argomento, la Società Terminal Tremestieri e i suoi azionisti per doveroso rispetto istituzionale, in attesa di verificare le possibili soluzioni che scaturiranno da tale confronto, ritengono di dover sospendere la conferenza stampa programmata per domani mattina”.
Della funzionalità dell’approdo di Tremestieri, dell’ecopass e dello smaltimento del traffico pesante in città, dunque, se ne discuterà mercoledì prossimo, alle 10.30, a palazzo Zanca. Alla riunione, convocata dal sindaco Accorinti, sono stati invitati il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, la commissione straordinaria del Comune di Reggio Calabria, le Capitanerie di Porto, l’Autorità Portuale e i rappresentanti dei vettori dello Stretto.
Obiettivo dell'incontro è definire una strategia comune per l'attraversamento dello Stretto di Messina da parte dei mezzi pesanti. “Sulla vicenda – ha evidenziato il sindaco Accorinti – è importante fare chiarezza e trovare una soluzione che sia definitiva e concordata. Il rischio in gioco è troppo grande e la nostra responsabilità di amministratori è enorme. Abbiamo ribadito in varie sedi e nel corso di numerosi incontri la posizione dell'Amministrazione comunale. Bisogna in ogni modo tutelare le esigenze dei cittadini con la massima attenzione per la salvaguardia delle vite umane e dell’ambiente, liberare le strade urbane dai TIR, fare chiarezza sul meccanismo dei pass e degli eco-pass, rendendolo al tempo stesso efficace. Ritengo – ha concluso Accorinti – che in questo momento le polemiche siano del tutto inutili e addirittura dannose. È invece fondamentale riunirsi insieme attorno a un tavolo in modo da trovare soluzioni condivise e proficue. Solo attraverso il confronto si potrà ottenere una soluzione soddisfacente per la massima tutela dei cittadini”.
L’amministrazione comunale, allora, tenta di mediare e di trovare una soluzione al problema dopo la querelle scoppiata tra il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, e l’amministratore delegato di Caronte e Tourist, Vincenzo Franza (vedi correlati).
I fatti sono presto riassunti. Delle due invasature dell’approdo di Tremestieri, inaugurato nel 2006, una sola è quella funzionante. Sull’altra sono in corso lavori di riparazione che dureranno almeno sino al termine dell’anno. L’approdo opera dunque a mezzo servizio. Il problema, però, è che, come se non bastassero le carenze strutturali, anche l’unica invasatura funzionante è sottoutilizzata.
Ferlisi, documenti alla mano, dà la colpa alle compagnie di navigazione, “ree” di non far arrivare le necessarie navi a Tremestieri anche quando sussistono tutte le condizioni per una navigazione senza alcuna attesa. Franza ribatte che si tratta di una necessità, visto che a San Francesco, nonostante i divieti, giungono centinaia di tir al giorno. E scarica le colpe sui mancati controlli da parte della Polizia Municipale.
Tra i due litiganti, il terzo, rappresentato dai cittadini messinesi, in questo caso non gode affatto, perché il risultato è la solita interminabile scia di mezzi pesanti sulle strade del centro. Dal 2006 ad oggi, l’approdo di Tremestieri ha funzionato a pieno regime solo per un breve periodo, riuscendo a smaltire persino una percentuale vicina al 95 % dell’intero traffico pesante.
L’obiettivo è di tornare a quelle percentuali ma potrà essere raggiunto solo dopo la rimessa in funzione della seconda invasatura, a fine anno.
E nel frattempo? L’ordinanza del 2006, modificata nell’ottobre dello stesso anno e poi ancora nel dicembre del 2010, necessita di ulteriori accorgimenti validi a prescindere da tutto. Dev’essere chiaro quando, in casi eccezionali, i tir possono arrivare alla rada San Francesco. E’ questo l’intento dell’amministrazione comunale, un nuovo piano anti tir da attuare coinvolgendo tutte le parti in causa. Da qui la necessaria condivisione con gli armatori, ma anche coi Comuni di Villa e Reggio, con le Capitanerie di Porto e l’Autorità Portuale. A partire da mercoledì prossimo, quando ne sapremo di più sul programma da adottare per limitare al massimo i danni derivati dall’attraversamento delle strade cittadine da parte dei mezzi pesanti. Anche la giunta Accorinti, adesso, si trova alle prese con un problema che dalle passate amministrazioni non è mai stato risolto. Con la speranza di avere maggior fortuna, a tutela dell’incolumità dei cittadini, stanchi di trovarsi a stretto contatto, ancora nel 2013, coi bisonti della strada.
(Marco Ipsale)