“Messina,città di frontiera”. Così il deputato dei Democratici Riformisti per la Sicilia all’Assemblea Regionale Siciliana, Marcello Greco, definisce la delicata situazione che vive la nostra città, geograficamente condannata ad essere l’anello di giunta tra continente e Sicilia e ancora costretta a combattere con l’emergenza traffico e soprattutto con l’attraversamento dei Tir in pieno centro cittadino. Per questo – ha spiegato Greco questa mattina nel corso di una conferenza nella sala consigliare di Palazzo Zanca, insieme ai colleghi Giuseppe Picciolo (DRS) e Filippo Panarello (PD) – serve un corpo di vigili urbani degno ed efficiente, ma per averlo non si può prescindere dalle risorse. Queste potevano essere tranquillamente garantite dai poteri speciali per l’emergenza traffico, di cui Messina beneficiava fino a quando il governo Monti non ha deciso di sopprimerli. Una risoluzione assolutamente dannosa per un territorio in cui l’emergenza è tutt’altro che risolta, anzi si aggrava. Lo stesso Marcello Greco, fa notare come si sia addirittura verificato un aumento della percentuale delle vittime della strada pari al 28 %.
“Se continuiamo così- dichiara Marcello Greco– tra cinque o sei anni il corpo dei vigili urbani sarà svuotato e non avremo più di sessanta unità. Il tavolo che continuiamo a tenere aperto a Palermo serve per spingere a livello nazionale. Messina deve avere i poteri speciali perché è una città di frontiera, ne abbiamo bisogno, perché senza di essi i Vigili Urbani rischiano di scomparire domani stesso, e poi che facciamo? Io non dico di sistemare i 48, prorogare l’impiego dei venti che hanno superato il concorso e ammettere i dodici in graduatoria, ma di aumentare di duecento unità il corpo dei Vigili Urbani, aprendo anche alla possibilità di fare dei concorsi per nominare i commissari dei vigili urbani, di cui siamo sforniti. Altrimenti chi gestirà il traffico? Nessuno!”.
Nel suo intervento, l’onorevole Panarello ha accennato alla vicenda che ha visto l’assemblea regionale approvare l’emendamento in cui sarebbe previsto lo stanziamento di 700 mila euro per i Vigili Urbani di Messina, , manovra che ha suscitato aspre polemiche all’interno della stessa maggioranza e di cui il Presidente Crocetta non è parso particolarmente entusiasta.
“Nel dibattito acceso ma deprimente sviluppatosi all’ARS – sottolinea Panarello – è prevalsa l’interpretazione che avremmo voluto, attraverso il fondo per le autonomie locali, privilegiare il comune di Messina,ma non è così. La città continua ad essere al servizio degli spostamenti tra l’isola e il continente. Questo comporta delle responsabilità a livello nazionale, con la proroga dello stato di emergenza; a livello regionale, poiché Palermo non può dimenticarsi di Messina e a livello, ovviamente, locale: la viabilità deve essere la priorità assoluta per la futura amministrazione”.
Ed alle elezioni imminenti ha fatto un accenno Giuseppe Picciolo, precisando che non era intenzione di nessuno legare la conferenza di questa mattina alla campagna elettorale: “Questa conferenza avviene in concomitanza con il periodo elettorale solo per mera coincidenza. È una battaglia per la città che i Democratici Riformisti si sono intestati tramite l’onorevole Greco. Il Commissario Monti ha mutilato l’autonomia regionale togliendo alla città i poteri speciali per l’emergenza traffico senza interpellare gli enti territoriali”.
Gli onorevoli Panarello, Greco e Picciolo, chiederanno alla Regione di fare pressione sul Governo Nazionale affinché i poteri speciali vengano nuovamente erogati alla città di Messina. Intanto per risolvere le immediate problematiche che attualmente affliggono il corpo dei Vigili Urbani, soprattutto per quanto riguarda i 20 già in servizio , i 12 che devono essere assorbiti e i 48 contrattisti, i deputati ipotizzano l’impiego dei fondi ricavati con l’Ecopass.
Insomma l’emergenza traffico c’è e non può essere dimenticata, né dal Governo, né dalla Regione, né soprattutto dalla nuova amministrazione che si insedierà dopo le amministrative di giugno. (Eleonora Corace)