I rappresentanti sindacali dello SNAMI (settore emergenza sanitaria Antonio Grillo e Giacomo Magistro tornano alla carica sulle vicende del 118 a Messina con una nota trasmessa al neo assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, al direttore generale dell’Asp Sirna, al direttore del 118, alla SEUS ed alla Procura di Messina.
La nota è una diffida all’attivazione dei mezzi di soccorso avanzato (MSA) in carenza di personale minimo di 3 unità a bordo.
“Lo SNAMI – si legge- esprime profonda indignazione in merito alla gestione superficiale della turnazione del personale non medico delle postazioni 118 di Milazzo e Barcellona P.G., alla luce degli eventi, non più occasionali, segnalati dai medici delle stesse ambulanze, ripetutisi nuovamente il 9 ed il 10 dicembre”.
La normativa nazionale del 2010, ricordano i sindacalisti, in base alle Linee guida – Protocolli e procedure Servizio S.U.E.S. 118-Sicilia prevede che un'equipe di emergenza sanitaria avanzata non possa mai prevedere un organico inferiore alle 3 unità, (1 autista, 1 infermiere ed 1 medico), pur considerando ottimale un equipaggio costituito da 4 unità (1 autista, 1 soccorritore, 1 infermiere e 1 medico). Stando alla normativa è questo l'equipaggio che può iniziare a curare il paziente già sul territorio, proseguendo tutte le terapie necessarie nell’ambulanza, fino al raggiungimento dell'Ospedale più idoneo.
“Un equipaggio composto esclusivamente da 1 autista ed 1 medico, lasciato solo col paziente nel vano sanitario, non è un'equipe di emergenza avanzata- prosegue la nota- Un medico da solo nel vano sanitario non può di fatto provvedere alle necessità di cura di un paziente affetto da una patologia critica, dovendo contemporaneamente provvedere a monitorare i parametri vitali, reperire e gestire un accesso venoso, effettuare accertamenti diagnostici, somministrare farmaci ed ossigeno e soprattutto, qualora fosse necessario, effettuare manovre di rianimazione cardiopolmonare e gestione avanzata delle vie aeree, senza porre in serio pericolo di vita il paziente stesso colto da patologie tempo-dipendenti come l'ictus, l'infarto, od un'emorragia gastrointestinale. Questi pazienti critici necessitano invece di massima attenzione e di supporto costante durante tutto il tragitto fino all'ospedale più idoneo, e non certamente il più vicino”.
Secondo lo SNAMI invece in un distretto come quello di Milazzo e Barcellona, che conta tra residenti e turisti quasi 100.000 presenze, si deve amaramente constatare che il turno infermieristico "a gettone" in ambulanza viene ritenuto al pari di un gettone di presenza di un consiglio comunale, rinunciabile quindi nelle giornate festive e superfestive.
“Ripetutamente infatti, ed ancor peggio con la consapevolezza preventiva di chi redige i turni, capita che la presenza infermieristica venga a mancare, senza alcun valido motivo, nella copertura di tutti i turni di servizio (vedi turni di Dicembre).
Critica diventa l'assistenza al paziente da quando l'Azienda regionale SEUS ha deciso di rimuovere il quarto operatore (1 soccorritore) dalle ambulanze di soccorso avanzato (MSA). E così è capitato che nelle giornate del 9 e del 10 dicembre a Barcellona P.G., si sia ritrovato in servizio un equipaggio 118 "monco" della terza unità infermieristica, ma nonostante ciò la C.O. 118 di Messina, non avendo altri mezzi medicalizzati a disposizione sul territorio e dovendo sopperire all'esigenza di risposta immediata a diversi codici rossi avvenuti nelle giornate, abbia comunque inviato in intervento l'equipaggio incompleto, col solo medico ed autista, ponendo a serio rischio l'esito dell'intervento, di fatto, autorizzando una irregolarità.”
Il sindacato chiede quindi di sapere chi si assumerà la responsabilità di un cattivo intervento, qualora le condizioni dovessero ripresentarsi, come peraltro prospettato in base alla turnazione prevista per le postazioni di Milazzo e Barcellona.
Lo SNAMI diffida quindi la Centrale operativa del 118 dall' attivare i mezzi di soccorso avanzato (MSA) non idonei per mancanza del contingente minimo di 3 unità a bordo, ed intima all’Asp ed alla SEUS di vigilare sulla copertura di tutti i turni del personale non medico a bordo delle ambulanze di soccorso avanzato (MSA.
R.Br.