Il consigliere provinciale Branca lascia il Pdl. Va verso l’Udc?

Movimenti pre-elettorali in vista di una stagione di votazioni che inizia a febbraio per concludersi in primavera.

In casa Pdl si registra l’ennesimo addio. A rassegnare le dimissioni, con una breve nota, è il consigliere provinciale Massimiliano Branca. Sintetico ma chiaro l’esponente del Pdl invia la lettera di dimissioni al direttivo provinciale del partito, del quale fa parte.

“Con la presente- scrive Branca- desidero comunicare che, non avendo avuto la possibilità di confrontarmi ai fini di una programmazione politica sul territorio diretta a favore dei cittadini della nostra provincia, rassegno le mie dimissioni dal
direttivo provinciale messinese del PDL”.

Il consigliere provinciale non lascia solo il direttivo ma lo stesso partito, ritenendo conclusa la sua esperienza. Massimiliano Branca a quanto pare, secondo indiscrezioni, sarebbe diretto verso le truppe dell’Udc di Gianpiero D’Alia che si sta preparando alla doppia stagione, Politiche e amministrative senza alcun “paracadute” di alleanze precostituite. Il centro vuol infatti avere mani libere dal Pd con il quale è alleato alla Regione per potere decidere le future alleanze solo dopo l’esito del voto del 24 e 25 febbraio.

Nel frattempo a Palazzo dei Leoni non il patto con Ricevuto non mostra segni di stanchezza, anzi, corrono voci di possibili ipotesi per un Ricevuto-bis con “benedizione” Udc, ma è ancora presto per accendere i riflettori sul Palazzo.
“Ai cittadini ed ai miei elettori- conclude Massimiliano Branca- rinnovo la mia assoluta disponibilità e confermo il mio impegno nella trattazione delle problematiche locali contribuendo, sempre nell’ottica del bene comune, a trovarne soluzione col ruolo di consigliere provinciale riconosciutomi grazie al loro voto sovrano”.
Per Branca quindi si dividono le strade col Pdl ma non l’impegno da consigliere provinciale ed in politica. A Palazzo dei Leoni andrà ancora in scena uno strano spettacolo, con i consiglieri Pd e Udc che si trovano su fronti opposti, i primi all’opposizione ed i secondi in maggioranza, ma poi, appena fuori dal Palazzo, dalla stessa parte della barricata al Comune ed alla Regione. Fino a fine febbraio, almeno.

Rosaria Brancato