Il letto del torrente è invaso da rifiuti, erbacce, sterpaglie di ogni tipo che, complice l'arrivo della bella stagione, hanno seriamente incrementato il proliferarsi di insetti di ogni tipo e topi. I cittadini sono costretti a patire il caldo e rimanere con le finestre chiuse perchè attaccate ai vetri esterni delle finestre ci sono centinaia di zanzare. Il consigliere della III circoscrizione chiede interventi di disinfestazione, derattizzazione e scerbatura del letto del torrente
“Un dramma di civiltà che tanti concittadini di Bisconte e Catarratti sono costretti giornalmente a vivere, soprattutto oggi con l’avvento della bella stagione e del caldo estivo”. Il consigliere della III circoscrizione, Alessandro Cacciotto, sottolinea ancora una volta che il “letto del torrente è un’autentica bomba ecologica, con rifiuti di ogni tipo (dovuti anche allo sciagurato menefreghismo di tanti cittadini che non ci pensano due volte a buttare sacchetti di spazzatura dentro il torrente scambiandolo per pattumiera) e con sterpaglie che hanno raggiunto altezze considerevoli. Questo mix di rifiuti e soprattutto verde incolto sta seriamente compromettendo la vivibilità di tutti i residenti in abitazioni, da Catarratti a Bisconte, che si affacciano sul torrente. Insetti, zanzare soprattutto, ma anche topi la fanno ormai da padroni, complice l’assoluta assenza di interventi di scerbatura, pulizia dell’alveo torrentizio, disinfestazione e derattizzazione, insomma assoluta indifferenza da parte dell’Amministrazione. Raccontano i residenti di essere costretti a rimanere con le finestre chiuse, a soffrire il caldo, perché centinaia di zanzare sono attaccate ai vetri esterni delle finestre. Insomma uno squallore, un pugno allo stomaco, fatti raccapriccianti e immagini da favelas”.
Cacciotto chiede all’amministrazione comunale di “predisporre urgentemente un intervento di pulizia, disinfestazione e derattizzazione del torrente Bisconte-Catarratti dal momento che la situazione igienico-sanitaria dei popolosi villaggi, soprattutto con l’arrivo del caldo, ha raggiunto tetti massimi di criticità e disagio al limite del vivere civile”.