Dal dicembre del 2015 lo stadio San Filippo è intitolato a Franco Scoglio, compianto allenatore del Messina nelle stagioni 1974-75, 1980-81 e, soprattutto, dal 1984 al 1988, anni della promozione in serie B e di quella, purtroppo solo sfiorata, in serie A. Anni in cui il Celeste era stracolmo di tifosi e la squadra era un tutt’uno con la città. Ma che il “nuovo” stadio di Messina si chiami “Franco Scoglio” lo si evince solo da quanto scritto nei biglietti perché, per il resto, non ce n’è alcuna traccia. Per molti resta ancora il San Filippo, almeno fin quando non ci sarà una cerimonia ufficiale di intitolazione. Semmai ci sarà.
L’ha chiesta, subito dopo la comunicazione ufficiale del Comune avvenuta a febbraio, il comitato “Amici di Franco Scoglio”, in testa Niki Patti, Aldo Violato e Tullio Lanese, col supporto dei consiglieri comunali Nino Interdonato (in qualità di componente della commissione toponomastica) e Piero Adamo (in qualità di presidente della commissione sport). L’obiettivo è quello di far giocare una partita della nazionale a Messina.
“A marzo abbiamo ricevuto rassicurazioni dal Comune e concordato una nota da inviare alla Figc – dice Interdonato –, contattando anche la capo di gabinetto Carrara, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta”.
L’ultima delle diverse commissioni sport dedicate al tema risale allo scorso 23 giugno. “In quell’occasione – prosegue Adamo – l’assessore Pino disse che l’amministrazione comunale aveva avuto difficoltà a contattare la Figc ma che ci avrebbero ritentato. Da allora sono passati altri tre mesi senza che nulla sia cambiato. Siamo quindi costretti a denunciare l’incapacità della giunta di interloquire con la Figc per realizzare un grande evento promozionale e definire l’iter di intitolazione. Parliamo del terzo stadio per grandezza del sud Italia e dell’ottavo italiano ed è anomalo che il sindaco abbia chiesto aiuto a personaggi messinesi sportivi autorevoli. In ogni caso, Lanese e Violato si sono messi a disposizione ma la richiesta deve partire dal Comune. Sappiamo che in città ci sono emergenze, non pretendevamo risposte dalla sera alla mattina ma, dopo mesi, non è stato fatto niente. Se l’amministrazione comunale non vuole interessarsi della questione lo dica chiaramente”.
Il presidente del comitato “Amici di Franco Scoglio”, Niki Patti, aveva anche preparato una lettera da inviare al presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ricordando il precedente del 17 novembre 2004, Italia – Finlandia, e di “comunicare tutte le adempienze che il Comune dovrebbe sostenere con gli eventuali costi”. Era forse questa la perplessità dell’amministrazione comunale ma – ha chiarito il delegato provinciale del Coni, Aldo Violato – “le spese sono nulle, pensa a tutto la Figc, che ovviamente prende anche l’incasso”.
La richiesta, tra l’altro, è quella di organizzare una partita di qualificazione ai mondiali e non solo un’amichevole, per evitare il “rischio” della scarsa presenza di spettatori che, nell’unico precedente, furono solo 7mila. Ma anche un’amichevole senza il grande pubblico, al limite, potrebbe andare bene. “Sennò chiamiamo il parroco di San Filippo e inauguriamo solo con una benedizione – conclude sarcastico Patti -”.
“Abbiamo saputo dell’intitolazione leggendolo sui biglietti – riprende Violato -. Addirittura l’amministrazione comunale ci diceva che non sapeva niente, perché la Prefettura ne aveva dato comunicazione all’Acr Messina. Quest’impianto merita una cerimonia, con una targa o un busto dedicati a Franco Scoglio in occasione di una partita della nazionale. Ho parlato col presidente Tavecchio e mi ha consigliato una richiesta ufficiale da parte del sindaco”. “L’ho detto subito ad Accorinti – incalza Patti – e mi ha detto che lo avrebbe fatto in giornata”. Niente di tutto ciò, ecco perché da tutte le parti è arrivato un altro sollecito al sindaco e all’amministrazione comunale, in particolare all’assessore allo sport, Sebastiano Pino.
La richiesta proviene anche dai club organizzati. “L’obiettivo di intitolare lo stadio a Scoglio è stato ottenuto – dice il presidente di Gioventù Giallorossa, Nino Martorana -. Ora vorremmo maggiore attenzione, se arriva la nazionale è un evento bello per tutta la città. E speriamo che possa pure produrre interesse per il Messina, visto che la squadra è abbandonata dall’imprenditoria e si fanno solo chiacchiere”.
(Marco Ipsale)