Ente Porto, quale destino? L’assemblea Regionale si pronuncerà domani circa la sua conservazione o abolizione. Contrari allo scioglimente dell’Ente i 5 Stelle. In serata, vertice a Palazzo Zanca tra la Giunta Accorinti e il deputato all’Ars, Valentina Zafarana. “Voteremo no domani, non perché scartiamo una cosa per l’altra, o perché siamo “per il vecchio” – come riportato da qualche organo di stampa cittadino – non abbiamo una posizione aprioristica, vogliamo valutare bene ed individuare attentamente, prima di decidere, la vocazione del territorio, che sia cantieristica, turistica o commerciale”. Dichiara Valentina Zafarana, deputata messinese all’Assemblea Regionale in quota 5 Stelle.
I portavoce all’Ars del Moviemento, infatti, hanno già annunciato di pronunciarsi con un voto contrario circa la mozione presentata dal collega Filippo Panarello – primo firmatario – dei DS e dai deputati Marcello Greco dei Democratici Riformisti, Pippo Laccoto e Bruno Marziano, entrambi in quota PD, che propone l’abolizione di quello che fu definito da Lombardo, l’ente più inutile d’Italia. “Noi non abbiamo una posizione pregiudiziale, ma possibilista- spiega Valentina Zafarana -Vogliamo studiare la situazione. Se c’è un futuro dell’area portuale e della Zona Falcata, vogliamo fare in modo che venga deciso in modo partecipato e pensiamo che una cosa del genere con quest’amministrazione sia possibile. Per questo abbiamo incontrato la Giunta, per concertare un’idea, un progetto futuro per l’area. Il Sindaco e gli assessori si sono dichiarati favorevoli a questa idea dinamica”.
Nel corso dell’incontro non sono state prese, infatti, decisioni vincolanti, la Giunta ha riconosciuto il fatto che, allo stato attuale, sia opportuno salvaguardare il progetto del Punto Franco come possibile volano di sviluppo dell’area. È stata sottolineata l’esigenza, inoltre, di ridiscutere il piano regolatore del Porto. Ridefinizione nella quale il Comune ha espresso la volontà di essere protagonista. E’ stata più volte ribadita, inoltre, la volontà di salvaguardare l’attività cantieristica. Questo, in breve, il resoconto dell’incontro a cui hanno preso parte anche i consiglieri comunali di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo, Nina Lo Presti, Ivana Risitano e il capogruppo Lucy Fenech.
Come si può leggere direttamente nel sito dell’Ente Autonomo Portuale di Messina: la legge n. 191 del 15/03/1951 ha istituito il Punto Franco di Messina, delimitandone specificatamente il perimetro, indicando, pure, le operazioni di manipolazioni di merci effettuabili. Tale legge prevedeva, inoltre, che il Punto Franco fosse gestito ed amministrato da un apposito Ente. Proprio la gestione e l`amministrazione del Punto Franco fu causa di un aspro contenzioso tra lo Stato e la Regione Sicilia, conclusosi con la decisione dell`Alta Corte di Giustizia (le cui competenze furono poi assorbite dalla Corte Costituzionale) n. 17 del 31/10/1951, la quale ha statuito che, la gestione e l`amministrazione del Punto Franco doveva essere attribuita alla Regione, mentre allo Stato competeva la regolamentazione del regime doganale. Fu così che, la Regione Sicilia costituì, per la gestione e l`amministrazione del Punto Franco di Messina con D.P.R.S. n. 270/A del 10/03/1953, l`Ente Autonomo Portuale di Messina, a cui fu affidato anche il compito di assumere qualsiasi servizio che abbia attinenza con traffici commerciali e con attività industriali, che interessino direttamente ed indirettamente il Porto di Messina, esclusa, solo, ogni iniziativa che risulti in contrasto con l`attività svolta dalle Ferrovie dello Stato.
Cauta sull’argomento la deputata Valentina Zafarana: “Il Punto Franco è una prospettiva tra le altre. Il Sindaco si è detto disponibile a discutere sulla vocazione dell’area. Ci sono tante novità e studi di urbanistica all’avanguardia, urbanistica partecipata e community planning, che potrebbero essere applicate anche a Messina. Vogliamo dare un taglio diverso all’approccio di questa questione, altrimenti la mozione votata alla Regione rischia di diventare soltanto un atto propagandistico. Abbiamo chiesto che l’argomento venga affrontato , invece, nella terza commissione dedicata alle attività produttive, anche attraverso delle audizioni di esperti in materia. Questo perché un deputato regionale deve fare scelte consapevoli e può farle solo attraverso lo studio, tramite, anche, un’attenta valutazione dei numeri delle attività svolte e di quelle che potranno svolgersi, come quella croceristica”.
Niente scelte affrettate, dunque, per i 5 Stelle, che puntano, insieme alla Giunta Comunale, ad una ridefinizione in primo luogo teorica di quelle che sono le priorità cittadine e i progetti su cui si vuole basare lo sviluppo e il futuro della Zona Falcata. Intenti e future applicazioni che non possono essere lasciate alla decisione di un solo Ente, che si tratti della Regione o dell’Autorità Portuale, una scelta tanto importante da investire direttamente il destino della Falce in particolare e di Messina in generale deve essere attentamente valutata e concertata insieme a tutte le istituzioni interessate, Palazzo Zanca in testa.