Bilancio di previsione nell’impasse a Furci Siculo. Ad avviso di qualcuno, se l’esecutivo non accelera, si potrebbe profilare anche lo spettro del commissariamento. Il presidente del Consiglio comunale, Gianluca Di Bella, ha inviato un secondo sollecito, attraverso un dettagliato documento indirizzato al sindaco, Sebastiano Foti, all’assessore al Bilancio, Maria Vera Scarcella, al segretario, all’ufficio servizi tributi, a quello finanziario e al revisore dei conti. Il primo sollecito era stato inviato il 23 luglio, in vista della scadenza fissata al 30 luglio, poi prorogata.
Adesso c’è tempo sino alla fine di settembre, ma a quanto pare la musica non cambia. Di Bella ha invitato amministratori e funzionari “a predisporre, con la massima urgenza, tutte le azioni di propria competenza, include quelle propedeutiche, relative al sistema di Bilancio di previsione”. Sull’argomento è intervenuto il capogruppo di minoranza Francesco Rigano, peraltro componente la Commissione consiliare Bilancio.
“Siamo giunti quasi alla scadenza – esordisce – e nonostante due solleciti da parte del presidente del Consiglio, ancora non sono stati predisposti tutti gli atti necessari per l’approvazione del previsionale 2015. Sembrerebbe che ci sia ancora da attendere in quanto occorre fare il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, che potrebbe incidere pesantemente sugli equilibri dello strumento finanziario. Ancora – incalza Rigano – la Commissione Bilancio non ha potuto prendere visione degli atti, in quanto non sono stati esitati dalla Giunta. Siamo dispiaciuti perché questo ritardo vanifica le funzioni del Consiglio, trattandosi di un Bialancio di previsione. Ci chiediamo: cosa può prevedere, a livello economico e per l’anno in corso, l’assemblea a fine settembre, o addirittura oltre, come si profila in questo caso? Sotto il profilo tecnico – conclude il capogruppo d’opposizione – ci riserviamo di vedere le carte. Sotto quello politico, invece, non vorrei che si ripresentassero errori dei bilanci precedenti. Aspettiamo con ansia ciò che produrrà questa volta l’estro dei nostri amministratori, sperando che le lacune della volta scorsa siano solo un lontano ricordo”.
Carmelo Caspanello