S. Teresa di Riva dallo scorso 1 gennaio è fuori dall’Unione dei Comuni delle Valli joniche dei Peloritani. E’ la naturale conseguenza di quanto deliberato dal Consiglio comunale nel luglio del 2014. Gli uffici dell’ente sovra comunale hanno risposto ufficialmente ad una domanda avanzata dal vicesindaco, Danilo Lo Giudice, dopo che i due consiglieri che rappresentavano il Comune di S. Teresa nell’Unione (Antonio Di Ciuccio e Carmelina Rigano) si erano visti notificata la convocazione in vista del Consiglio del 15 febbraio per l’elezione di presidente e vicepresidente. Si è trattato di un errore.
I paesi membri dell’Unione si riducono adesso ad undici (originariamente erano 18) con 22 consiglieri. E’ venuto meno il paese più importante, considerati i suoi diecimila abitanti. Ed è venuta meno anche la continuità territoriale, anche se non è più condizione necessaria. Resta tuttavia un problema logistico considerata anche la posizione geografica di S. Teresa: una divisione di quasi quattro chilometri tra Furci, Roccalumera ed i paesi della Valle del Dinarini e quelli della Valle dell’Agrò, da Alessio a Roccafiorita. “Per togliere tutti dall’imbarazzo- spiega il vicesindaco, Danilo Lo Giudice – ho avanzato la richiesta al presidente dell’Unione per avere contezza dell’ufficialità. Mi è stato risposto formalmente che siamo ufficialmente fuori dal primo gennaio. Fermo restando che il Consiglio comunale a giugno e luglio del 2014, si era espresso nelle tre votazioni, così come espressamente stabilito dallo statuto”.
Rammarico? “Assolutamente no” ribatte Lo Giudice. “Comunque – aggiunge – al di là del fatto di essere fuori dall’Unione, continuiamo a tenere i rapporti con tutti i Comuni vicini e gli enti del territorio. Massima collaborazione e disponibilità. E’ tuttavia chiaro che le Unioni nascono con una finalità, che è quella di trasformarsi in qualcosa di diverso dopo nove anni. Non è accaduto con l’Unione delle Valli Joniche e il Consiglio di S. Teresa nel luglio del 2014 ne ha preso atto”.
Carmelo Caspanello