Il commissario Calabrò spiega che ci sono problemi di liquidità. Fit-Cisl: «Non è più una situazione che può essere tollerata»
Entro l’11 Agosto i lavoratori di Messinambiente percepiranno gli stipendi del mese di luglio nella percentuale del 60%. Il restante 40% sarà corrisposta dalla società all'accredito delle somme dovute dal Comune di Messina. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diramato dall’azienda di via Dogali.
Il motivo del “frazionamento dello stipendio di luglio”? E’ lo stesso commissario liquidatore Giovanni Calabrò a spiegarlo: «In data 24 Luglio 2017 è avvenuto il consolidamento del sequestro preventivo di Euro 420.694,99 operato da organismi giudiziari per corrispettivi IVA non versati da precedenti amministratori- liquidatori; vi è stato il mancato pagamento da parte del Comune di Messina delle Fatture n.54/FE del 10 Luglio 2017 di Euro 1.200.000,00 e n. 56/FE del 31 Luglio 2017 di Euro 2.150.000,00 per Durc irregolare comunicato da INPS a Messinambiente e determinato nella quasi totalità da considerevoli corrispettivi previdenziali non versati da precedenti amministratori-liquidatori;
«Quanto sopra – spiega Calabrò – per un verso ha tolto elevata liquidità aziendale e dall'altro non ha consentito al socio committente Comune di Messina di poter pagare alla nostra società le sopra indicate fatture determinando ciò conseguenti e certamente impreviste difficoltà finanziarie”.
«La Messinambiente Spa in liquidazione già in concordato preventivo, per superare il blocco operativo determinato dalla non conforme posizione contributiva – chiarisce ancora Calabrò – ha immediatamente avanzato ricorso all'INPS ex Art.700 al fine di evitare inimmaginabili ed improponibili scenari. A tal proposito è già stata fissata l'udienza al Tribunale di Messina il 17 agosto pv che qualora, come auspicato, risultasse favorevole, consentirà nel breve il pagamento da parte del Comune di Messina delle spettanze dovute consentendo quindi alla società di ripristinare la liquidità necessaria per lo svolgimento del servizio».
Sulla situazione stipendi interviene la Fit-Cisl.
«Non è più una situazione che può essere tollerata. Il Comune deve fare la sua parte». Questa la reazione dei segretari provinciali della Fit-Cisl Rosaria Perrone e Letterio D'Amico alla notizia che i dipendenti di Messinambiente riceveranno lo stipendio di luglio solo l'undici agosto e solo il 60%.
«Sappiamo tutti delle vicissitudini contabili di Messinambiente dovute soprattutto ad una scellerata gestione da parte dei precedenti amministratori, ma questo non esime il Comune dal prendersi le sue responsabilità – spiegano i segretari Fit Cisl – A fronte del pignoramento cautelativo presentato per omesso versamento dell'Iva 2013 a carico del precedente liquidatore, è stata la stessa azienda a dover provvedere, togliendo così liquidità e facendo sì che l'Inps non potesse rilasciare il DURC che consente allo stesso Comune di accreditare le somme dovute e quindi di pagare gli stipendi. È il momento che tutti facciano la loro parte, perché la patata bollente non resti sempre in mano ai dipendenti della partecipata. Se sono queste le basi con le quali inizia la nuova Messina Servizi Bene Comune, noi della Fit Cisl – concludono Perrone e D'Amico – promettiamo grossa battaglia».
Ecco la nuova società che avrebbe risolto TUTTI i problemi. Se faceva pena prima come può non farlo adesso dato che l’unico cambiamento (che tra l’altro ha anche un costo) è di fatto solo il nome?