MESSINA – Una famiglia divisa, tre fratelli uno contro l’altra, una presunta appropriazione di gioielli. Sullo sfondo, un prestigioso studio professionale cittadino e una contesa ereditaria. Sono questi gli elementi del processo che comincerà nel marzo 2025 davanti al Tribunale di Messina per una 54enne messinese, che dovrà difendersi dall’accusa di furto. A denunciarla sono stati gli altri due fratelli, che la accusano di essersi impossessata di beni preziosi della madre, nel 2019, anno della morte della donna.
Il cognome è, come si suol dire “pesante”, come il clima in famiglia, sembrerebbe, in questa vicenda delicata che sarà ora il dibattimento di primo grado a scandagliare meglio, dopo il rinvio a giudizio disposto dal giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino.
Era la 54enne infatti ad accudire l’anziana madre, piegata dagli acciacchi, e per questo ne aveva le chiavi di casa. Da dove, secondo gli altri due fratelli, a ridosso del decesso fece sparire preziosi gioielli, pellicce e altri beni, che invece avrebbero dovuto rientrare nell’eredità da dividere in parti uguali.
Lo scontro tra i figli della donna è cominciato subito dopo la scomparsa della madre e sfociò in un’azione giudiziaria immediata. Clamoroso il sequestro della salma della donna, col funerale annullato proprio pochissimo prima della celebrazione. La salma fu però restituita quasi subito per la sepoltura perché la magistratura non ravvisò nulla di strano.