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Messina. Erosione da Acqualadrone a Ortoliuzzo, gara aggiudicata

E’ stata aggiudicata provvisoriamente alla Amec srl di Santa Venerina (Catania) la gara per il salpamento e la rifioritura delle barriera frangiflutti esistenti sul litorale tirrenico del Comune di Messina. Ha offerto un ribasso del 27,30 % su un importo a base d’asta di 2 milioni 311mila euro più iva, per un totale di 1 milione 680mila euro.

Previsti sei interventi: 1) a Orto Liuzzo; 2) tra i torrenti Tarantonio e Marmora; 3) a Rodia; 4 e 5) da San Saba a capo Rasocolmo; 6) ad Acqualadrone.

Sono strutture realizzate sino al 1985, blocchi di cemento o in massi naturali, barriere distrutte nel tempo a causa dell’erosione costiera e della forza delle onde. Ad Acqualadrone è stato previsto anche il recupero di oltre seicento massi in pietra naturale, spostati dalle correnti, che verranno riposizionati insieme ai nuovi blocchi.

Il progetto, che risale al 2016, ne prevede la ricollocazione per evitare altri pericoli alle case vicine e al litorale, in attesa della progettazione esecutiva che prevede un intervento consistente e definitivo, tramite il posizionamento di barriere soffolte e pennelli e il ripascimento della costa.

L’assessore Massimo Minutoli ringrazia il commissario contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, il dirigente del Genio Civile, Antonio Platania, e il geologo Salvo Puccio “per il lavoro di squadra che ha permesso di accelerare l’iter burocratico” e auspica che “questa collaborazione possa continuare per compiere con la stessa celerità anche il seguito amministrativo per la realizzazione delle opere definitive”.