“Giovani RiGenerAzioni Creative” è un avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di sviluppo della creatività giovanile per la rigenerazione urbana, pubblicato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci). Entro il 10 giugno i Comuni interessati dovevano presentare la domanda di partecipazione per il finanziamento, disposto dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale e posto a carico dell’istituito “Fondo per le Politiche Giovanili”.
Il Comune di Messina ha partecipato ma la domanda di partecipazione è stata esclusa dalla valutazione di merito, per violazione del punto 7.1 lettera d) dell'Avviso, mentre molti altri Comuni, tra cui quelli vicini di Catania e Siracusa, sono stati ammessi alla valutazione nel merito dei relativi progetti.
Il punto 7.1/d esclude le domande “mancanti di tutte o parte delle informazioni richieste dall’Avviso e/o non corredate da tutta la documentazione di cui al precedente punto 6.1.”. A sua volta il punto 6.1. del bando prevede che “per partecipare alla selezione i Comuni dovranno predisporre e inviare la seguente documentazione: Domanda di partecipazione, Allegato A dell’Avviso, compilata e firmata digitalmente dal sindaco o da soggetto dallo stesso appositamente delegato alla sottoscrizione (in tale ultimo caso occorre allegare specifica delega/procura)”.
Tutta la premessa è della capogruppo consiliare del Partito Democratico, Antonella Russo, che ha inviato un’interrogazione urgente al sindaco Renato Accorinti e all’assessora alle politiche giovanili, Daniela Ursino, per sapere “se il motivo dell’esclusione sia stato, come pare, la mancata firma digitale della domanda di partecipazione del Comune di Messina; se sia vero che a causa di questo o altro errore il Comune ha perso la possibilità di ottenere un consistente finanziamento e se, ancora, ciò ha comportato possibili perdite lavorative per i giovani della città”.
Il progetto per il quale il Comune aveva presentato domanda – riporta ancora la Russo – era la riqualificazione dell’Arena Cicciò, al Palacultura, per destinare lo spazio alla città e soprattutto alle iniziative culturali giovanili. “A chi bisogna attribuire la responsabilità dell’esclusione dal bando – chiede infine la consigliera -? E quali iniziative, anche sanzionatorie, si intendono eventualmente adottare a carico dei soggetti che saranno individuati quali responsabili dell’errore?”.